martedì 20 giugno 2023

Come un filo di vento - Macia Ciano

 

Come un filo di vento
Conosco ogni crepa
del mio essere forte
vi ho fuso l'essenza
con te del mio vivere.
Vi ho spalmato il sapore
della tenerezza
che mi teneva avvinta
al tuo ansimante respiro.
Vi ho dipinto d'azzurro
le onde del mare nero
e colorato l'alba di rosa
come qualcosa di raro.
Nel mio corpo si è piantato l'amore
germogliando un piccolo seme
e l'ho curato per essere
poi, un giardino fiorito.
Vi ho abbracciato il primo vagito e
sono stata brina
quando era sbocciato.
Tu! Sole adesso nel mio tramonto,
colmi di luce ogni mio smarrimento.
E sempre di te mi avvolge il pensiero
come una corda leggera
Come un filo di vento.

©Macia Ciano PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



Vivere la vita - “Guna” Vincenzo Lagrotteria

 


Oltre mezzo secolo di vita
cuore a cuore, legati
con la “corda” da Lei intrecciata
coi fili colorati di speranza,
giorno dopo giorno
con le sue virtù morali, ha legato
il mio essere uomo;
pur non aver mai elogiato
i suoi meriti;
di donna amante della vita,
di moglie, di Mamma e di Nonna.
A me, al suo cuore,
è stato bastevole vivere
mai negando l’amore
nel credere al nostro domani.
Così legati con la corda
da Lei intrecciata con fili
di seta, di bontà e d’amore,
è stato più che sufficiente
animare il nostro cuore
legato al quieto vivere.
Colonna sostegno della famiglia,
onorato dai suoi meriti,
giorno dopo giorno
usando la sua corda
siamo rimasti devoti
alla dottrina Divina.
Il solo attributo morale
cui il nostro vivere
ha conservato nel cuore.

©Vincenzo Lagrotteria PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



Quanto sei... Vincenza Laface

 

Quanto sei...
...quello che ho sempre sentito
nonostante tutto
quello che per me sei...
...questo terzo incomodo
che si è messo tra noi
ed il tempo di connessione
mi ha tolto l' ombra
mi ha dato la chiave
della comprensione
Ovunque andavo
non mi ha comunque fermata
per andare incontro al tuo pensiero
come il sole ad est
mi indicava la strada
e di riflesso tu seguivi
per venire a me
da me
per me tu capivi
che ti cercavo
in questa via complicata
volevo aprire quel varco
mai chiuso
l' ho visto dopo averci creduto
e la testa sbattuto
in quel ti amo
detto e ridetto
non fermarti
amore mio diletto
ti ascoltavo
così ho fatto
e continuo a fare
per un orgoglio detestato
ma ho amato la passione
con cui non ho abbandonato
quell' appartenerti
che ha rimarginato
ogni ferita
ed ogni suono spropositato
non ha ingannato
la mia coerenza
la mia insistenza
ha tradito il tempo sospeso
ma non il mio spazio celeste
ove attendevo
mai stanca
quella buona volta
che sarebbe stata l' unica e speciale
esistenza
che la tua presenza
mi avrebbe in eterno coinvolta
nell' infinitesimale
grazia per essere raccolta
come il fiore
che non ha perso il petalo
quel colore fiabesco
il profumo del sogno
come un canto dantesco
che ho respirato
e ancor respiro per incanto
e non posso dargli torto
se ora scrivo tutto questo
seppur in modo contorto
senza virgole e punteggiatura
ma son le mie parole di conforto
il mio coraggio di dirti
che l' ho ritrovato
nella guna del mio cuore
t' ho trovato
per me stessa
non per dare spettacolo
e gridarlo al mondo intero
quanto ti ho amato
e quanto ti amo per davvero
genuina ed univoca
tonalità che mi fa vibrar
e brillar
mi fa essere luce
qui ed ora
che io vedo
dagli occhi miei
agli occhi tuoi
la stessa illuminazione
che fa vedere a tutti
che realizza
vicino o distante
l' onda di ricezione
e percezione
nel sommergere
l' amore che continua
incessante umanità
imperturbabile
navigar
tra le acque limpide
nel flusso costante
del nostro rimirar
della vita la qualità
Quanto sei...
...quello che ho sempre sentito
nonostante tutto
quello che per me sei...
...questo terzo incomodo
che si è messo tra noi
ed il tempo di connessione
mi ha tolto l' ombra
mi ha dato la chiave
della comprensione
Ovunque andavo
non mi ha comunque fermata
per andare incontro al tuo pensiero
come il sole ad est
mi indicava la strada
e di riflesso tu seguivi
per venire a me
da me
per me tu capivi
che ti cercavo
in questa via complicata
volevo aprire quel varco
mai chiuso
l' ho visto dopo averci creduto
e la testa sbattuto
in quel ti amo
detto e ridetto
non fermarti
amore mio diletto
ti ascoltavo
così ho fatto
e continuo a fare
per un orgoglio detestato
ma ho amato la passione
con cui non ho abbandonato
quell' appartenerti
che ha rimarginato
ogni ferita
ed ogni suono spropositato
non ha ingannato
la mia coerenza
la mia insistenza
ha tradito il tempo sospeso
ma non il mio spazio celeste
ove attendevo
mai stanca
quella buona volta
che sarebbe stata l' unica e speciale
esistenza
che la tua presenza
mi avrebbe in eterno coinvolta
nell' infinitesimale
grazia per essere raccolta
come il fiore
che non ha perso il petalo
quel colore fiabesco
il profumo del sogno
come un canto dantesco
che ho respirato
e ancor respiro per incanto
e non posso dargli torto
se ora scrivo tutto questo
seppur in modo contorto
senza virgole e punteggiatura
ma son le mie parole di conforto
il mio coraggio di dirti
che l' ho ritrovato
nella guna del mio cuore
t'ho trovato
per me stessa
non per dare spettacolo
e gridarlo al mondo intero
quanto ti ho amato
e quanto ti amo per davvero
genuina ed univoca
tonalità che mi fa vibrar
e brillar
mi fa essere luce
qui ed ora
che io vedo
dagli occhi miei
agli occhi tuoi
la stessa illuminazione
che fa vedere a tutti
che realizza
vicino o distante
l' onda di ricezione
e percezione
nel sommergere
l' amore che continua
incessante umanità
imperturbabile
navigar
tra le acque limpide
nel flusso costante
del nostro rimirar
della vita la qualità
©Vincenza Laface PremioParoleNuove AnimaDiVento2023





LA NOTTE È VICINA... di Antonia Cirigliano


Ed era mattina!
Nell'azzurro di un cielo infinito splendeva
quel tiepido sole,
e tra i colori verdeggiante dei prati si gioiva felici...
Profumava d'amore
quel pane croccante appena sfornato,
che insieme mangiammo a metà giorno...
E poi giunge la sera, siamo alla terza guna...
Ci stiamo perdendo, sopraffatti dai nostri ignoranti pensieri, non sappiamo più distinguere
il vero dal falso, e
tra il pessimismo e l'indifferenza,
non sappiamo più, neanche dove ci troviamo...
Il buio coglie di sorpresa.
La corda che ci collega alla purezza, e alla conoscenza, si è troppo sfilacciata...
La notte è vicina...

© Antonia Cirigliano PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



GRAZIE VITA! (GUNA) Maria Spoto

 

Nuovi cieli,
attraversati da arcobaleni
che lasciano immutato l'orizzonte
mi stupiscono
e del creato la bellezza
m'incanta.
Sento il ritmo della vita
che rinasce
nell'erba di rugiada rorida,
nel chiacchierio di uccelli
all'alba,
nei petali che
-di notte chiuse le corolle-
sullo stelo
si piegano.
Stilla gocce di luce
il canto d'amore
delle creature per il Creatore.
Mi confronto con l'ignoto
con silenzi della natura
incontaminati
e il mio cuore,
nonostante ˂˂si spauri˃˃,
in quell'immensità
tra carezze e sogni infranti
si tuffa .
Vita,
guna che avvolge e avviluppa
con i suoi grovigli o nodi scorrevoli,
in te cammino e scopro
doni nuovi, inebrianti profumi
intense fragranze, luccichii
che sanno di pace.
e guidata da un vento
amico o nemico
mi sento fragile o coraggiosa
come aquilone nel vuoto.
Vita,
guna che vibra in eterno,
elevo a te un inno di lode,
a te che sei luce illuminante,
stella cometa
che guida per sentieri erti e solitari,
bussola sulla terra
che indica la direzione da prendere
Grazie Vita!

© Maria Spoto PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



La guna - Rosa Altomare

 


Un serpente mi avvinghia
tra le sue spire.
Come le volute di una guna
mi si attorciglia attorno:
la guna del diniego
lascia le membra sfinite,
la mente annichilita .
Non c'è limite alla spietatezza,
non c'è argine alla crudeltà.
E più la corda stringe
e più lo spirito,non contenuto,
esplode in un boato di fuoco..
Sento la mia anima risucchiata
in uno spazio vuoto.
Lo stesso vuoto
che mi porto dentro
vorrebbe schiantarsi
sotto il peso
dell' ambiguità soppesata
e giustificata dal mio sorridere falso.
Fuggo dal pomeriggio silenzioso di giugno
e scardino la resistenza
che mi oppone la mente.
Torno a bere alla fonte del cielo,
dei sorrisi caldi e sinceri ,
del ricordo dei giorni più belli e rinasco alla gioia.

© Rosa Altomare PremioParoleNuove AnimaDiVento2023




CAMMINO (Guna) Daniela Dante


Nel cielo
da un'aquila
scende una corda, sottile
come filo di seta
ondeggia al vento
tra le mie mani
-un solletico, una carezza
verso l'alto, direzione volo-
A terra latrati di cani
lupi lontani
invadono la mente,
una folle corsa
mi sento sospesa
tra uno scatto e una volata
scivolo
gli occhi nel baratro.
Un pendolo risuona
nell'aria rarefatta
quel tocco s'addensa nell'anima
guna, luce diafana di virtù
come luna in limpido cielo
M'illumina.
Con una corda sottile
intreccio un ponte
verso un cammino migliore.

© Daniela Dante PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



 

AnimeDiVento

di Annamaria Vezio