mercoledì 23 marzo 2022

Perla d’amore, “l’Umiltà” Di Vincenzo Lagrotteria

 

Incastonata fra una
corona di brillantini,
su un anello d’oro bianco
al suo anulare; chéripo
col movimento della mano,
la luce del sole rifletteva
i colori dell’iride.
Emozionata, occhi lucenti
solo le labbra si mossero,
intorno pure le farfalle
rubavano la dolcezza
al suo solare viso.
Felice la mia Musa
nel suo ilare sguardo
splendeva l’aspetto festoso;
così in mia assenza
la madreperla le donava
nel suo splendore di luce,
la lieta piacevolezza
al suo palpitante cuore.
Beltà che lasciò ai posteri
nel donare la sua chéripo
con umiltà e liberalità,
non per il suo valore,
per la consapevolezza
della propria contentezza,
virtù del sentimento d’amore
che a memore ricordo rimane
la perla che fu la Musa mia.

©2022Vincenzo Lagrotteria
PremioParoleNuove AnimaDiVento




LA GRANDE LUCE di Cesare Paoletti


LA GRANDE LUCE
Entrare in silenzio
nella grande luce,
là dove tutto è amore…
E l’anima sola,
luccicante cheripo,
abbandona presto
il suo guscio dorato,
per rivestirsi tutta
di vibrante vastità.
Cesare Paoletti 2022RANDE LUCE
Entrare in silenzio
nella grande luce,
là dove tutto è amore…
E l’anima sola,
luccicante cheripo,
abbandona presto
il suo guscio dorato,
per rivestirsi tutta
di vibrante vastità.

©2022Cesare Paoletti
PremioParoleNuove AnimaDiVento



Chèripo di bombe Di Stefano Panozzo

 

Prego e pregando canto sottovento
a toni bassi e alati, quasi a misura dei fossati
che celano le ombre del pensiero, vado,
accarezzando il cielo amico che confonde, chèripo di bombe
che coprono l'azzurro orizzonte del domani,
piangono il mattino come gocce di rugiada
e alla sera, accada ciò che accada,
sarà giorno e il futuro nelle mani,
per raccogliere un dolore già vissuto mille volte
come pensieri perlati sulla fronte.
Onde lacrimate fatte per bagnare
lacrime commosse e rare
senza un passato, lungo una via che chiamano storia
ed una sconfitta bugiarda, chiamata vittoria.

©2022Stefano Panozzo
PremioParoleNuove AnimaDiVento







Chéripo Di Rosalba Mandalà


A volte aperta, estrosa
A volte chiusa, quasi timorosa
Seppure la vita con lei fosse abbastanza stata generosa
Continuava a sentirsi simile
Ad un ostrica, chiusa ermeticamente
Volta a custodire la sua perla bianca, lucida, preziosa
Vagava
In quel mare pieno di volti amici nemici
ma si sentiva sola
come in primavera può accadere alla povera viola
Guardava timorosa quei volti sorridenti
Che sotto sotto mostravano i lor peggiori denti.
L’unica salvezza
Questo lo aveva capito, era la sua corazza.
cheripo che abbraccia la sua creatura
fatta di luce e di purezza.
Anche se questo suo schernirsi la poteva fare apparire grezza
Quella sua creatura le restituiva l’altra sua mezza.


©2022Rosalba Mandalà
PremioParoleNuove AnimaDiVento




Ritorno al mare Di La Lucia

 

Cammino sulla spiaggia
in un'alba fredda
ma brillante di sole,
mi sento come quando
bambina felice correvo
sul mare alla ricerca di doni.
In mano un sacchetto
e lo sguardo attento
a cercare conchiglie
multicolori.
Le onde spingono a riva
gusci vuoti di vita,
vongole, cozze,
alboni colorati
e magnifiche Ansis
che splendono al sole.
Orecchie di mare
che trattengono il suono
melodioso di un
instancabile mare
pieno di vita e mistero.
Un poco discosta
abbandonata a sé stessa
e appena lambita
dalla schiuma del mare;
un cheripo argentato
splendente di sole.
È stretto, serrato,
come se trattenesse
segreti d'amore.
Lo prendo, un po' timorosa,
lo pulisco e ammiro
il suo colore di
arcobaleno.
Cosa trattiene nel suo
alveolo segreto?
Una perla lucente?
Un tenero frutto
o solo un pizzico
di sabbia sottile?
Da dove arriva,
quale mare l'ha sospinto,
quale onda l'ha abbracciato.
Domande senza risposte
che mi suggeriscono di
ridargli la vita.
Lo lancio lontano
fra le onde che
lo accolgono e lo
sospingono al largo
tra fondali misteriosi
di sabbia danzante.
E continuo il mio cammino
incontro al giorno
e alla vita che attende.
Ripongo la bimba
e i suoi giochi
nei ricordi segreti
del cuore....
e la vita riprende.
Ma ancora ripenso
al cheripo, che
dolcemente si lascia
portare lontano
da un mare instancabile
e pieno di vita
e di segrete creature.


©2022La Lucia
PremioParoleNuove AnimaDiVento




Alma (Cheripo) Maria Luisa Bandiera


La piccola Alma aveva 12 anni e la sua vita si svolgeva tranquillamente e serenamente, il destino però, aveva per lei in serbo brutte sorprese: un funesto giorno i suoi genitori persero la vita in un incidente e lei non avendo in vita altri parenti, rimase completamente sola e le istituzioni la misero in un orfanotrofio. Questi eventi segnarono Alma che reagì chiudendosi a riccio in un primo momento e non trovandosi bene nell'orfanotrofio, si chiuse ulteriormente dentro di sé fino a creare una corazza protettiva attorno al suo cuore man mano che il tempo passava. Qualche anno dopo, raggiunto il diciottesimo anno, lasciò l’orfanotrofio e si trovò un lavoro nel mondo ma Alma aveva molta difficoltà a lasciarsi andare con le altre persone perché il suo cuore era come racchiuso in un cheripo che mai e poi mai si voleva aprire. Venne un giorno però che incontrò un simpatico ragazzo che riuscì a conquistarla fino a farle finalmente aprire quella dura corazza che racchiudeva il suo cuore.
Ora Alma, finalmente sciolte le sue paure, poté mostrare a tutti il suo splendido cuore che era come una splendida perla che sapeva amare.
©2022Maria Luisa Bandiera
PremioParoleNuove AnimaDiVento




Cheripo Di Teresa Lofaro


"Mi fa pensare al titolo di una canzone ma non ricordo quale. O forse a un testo antico, con dentro un personaggio singolare. Sì... ora ricordo, il suo nome era "Il Miramare". L'avrò studiato sicuramente negli anni di scuola o sfogliato durante le ore di lettura all'oratorio ma poco importa bisogna ora concentrarsi e ridare corda alla mia vecchia memoria. Ho nostalgia di quel tempo in cui un orologio si accordava come uno strumento. Erano gesti semplici di una vita quotidiana scandita da un ritmo più lento e forse più cristiano. Ma torniamo indietro di qualche pagina. Mi ricordo di un buon uomo, in paese lo chiamavano il Poeta. Camminava con la schiena un po' curva aiutandosi di un bastone. Non usciva mai di casa senza il suo cappello nero e nonostante la sua postura china e a volte sofferente, lui rialzava sempre il viso, sorridente. Quando incontrava gente si fermava sempre e con fare cordiale dava inizio ad una proficua conversazione . Aveva sempre un aneddoto da raccontare poi proseguiva la sua strada con passo lento e ormai paziente. Ringraziava il buon Poeta, ringraziava sempre il tempo. Conversava con il vento, con l'acqua e con le rondini, salutava con affetto il trascorrere delle stagioni, era un poeta dall'animo gentile e educato. Si dice che un giorno il Poeta al mare volle ritornare, per ascoltare ancora il canto delle onde e mentre lui pregava dinnanzi all'orizzonte, al suo cospetto sopraggiunse una vecchia conchiglia. La salutò col garbo suo innato e chiese di ascoltarne il cuore musicato. Prese allora in mano la conchiglia dal nome singolare e l'avvicinò con cura al suo orecchio. Ella gli raccontò una storia triste ma che un tempo proprio su quella riva era accaduta. Era la storia di un fanciullo bello e un po' fatato dal cuore buono e dal sorriso soleggiato che era venuto quel giorno a salutare l'amico suo che amava, il "Miramare". Doveva andar lontano per studiare ma non lo avrebbe mai nel cuore abbandonato e nell'addio una canzone gli aveva scritto . Parlava di una conchiglia bianca, era un 'artista che disegnava perle ambrate nell' abisso, da regalare ad ogni viaggiatore, da custodire caro in fondo al cuore. Quel giorno vide la conchiglia il pianto di un bambino triste e sussurrò un nome dal profondo oceano, si aprì e gli consegnò in mano un dono alquanto raro. Scese una lacrima sul viso del Poeta."
-"Cheripo, Madre mia, sono venuto a salutarti."
Gettò con cura in mare la perla che stringeva forte tra le sue mani.
Aveva finalmente ridato corda il Poeta, all'orologio del suo cuore...


@2022Teresa Lofaro
PremioParoleNuove AnimaDiVento



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