A volte aperta, estrosa
A volte chiusa, quasi timorosa
Seppure la vita con lei fosse abbastanza stata generosa
Continuava a sentirsi simile
Ad un ostrica, chiusa ermeticamente
Volta a custodire la sua perla bianca, lucida, preziosa
Vagava
In quel mare pieno di volti amici nemici
ma si sentiva sola
come in primavera può accadere alla povera viola
Guardava timorosa quei volti sorridenti
Che sotto sotto mostravano i lor peggiori denti.
L’unica salvezza
Questo lo aveva capito, era la sua corazza.
cheripo che abbraccia la sua creatura
fatta di luce e di purezza.
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