lunedì 28 ottobre 2024

Cròbilo DI Rosalba Mandalà

 

Tempo dove il nulla era tutto. Dove il caldo sole siculo lasciava liberi di restare senza abiti , quantomeno a casa. Ero svestita, scalza, coi capelli raccolti? No, forse erano solo annodati in un cròbilo.
Eppure quanta bellezza in questa foto scattata chissà da chi. Ero una bimba felice, timida ma felice.
Mi godevo la mia famiglia numerosa. Quanto amore nel guardarla suscita in me quella bambina che ritrae una me in un tempo lontano. Quanta fortuna ho avuto nella mia vita. L'amore dei genitori e dei fratelli è tutto. In questa foto io sento quel tutto, persino i sorrisi dei miei fratelli che stavano dietro quei vetri, pronti ad abbracciarmi a coccolarmi. E a mettermi al sicuro. Nostalgia di quel cròbilo, nostalgia dell'amore di mamma, di papà di quel sano caos, che regnava in quella casa.
Se vogliamo anche gli affetti sono un intreccio sapientemente gestiti dai genitori, dalla famiglia.
Quel cròbilo lo posseggo ancora, appuntato nella mia testa, è il cròbilo dei ricordi.

©2024Rosalba Mandalà PremioParoleNuove AnimaDiVento



A GIOLLI nonna Anna bis


Ho novantadue anni, mi è bastato sentir
CROBILO, una parola strana
per ricordar mia sorella Giolli la più anziana.
Era molto bella
alta, elegante, snella
con il crobilo una lunga treccia di capelli nera
che le girava attorno alla testa e ne andavi fiera
Nei giorni di festa lei gentile e buona mi teneva vicina
a me sembrava una regina
con la corona.
A te Giolli, cara sorella mia
dedico questa poesia.

©2024Nonna Anna bis PremioParoleNuove AnimaDiVento




PRIMO AMORE di Cesare Paoletti

 


Frugava il vento
come amante giocoso
fra i tuoi capelli neri,
carezzando il tuo crobilo
di novella Venere.
Spargeva le sue note tristi,
echi d'infinito,
e io mi perdevo,
nel mio stupore
e nel tuo viso di bimba...
E nel tuo sguardo,
traboccante sognante immensità.

©2024 Cesare Paoletti PremioParoleNuove AnimaDiVento



domenica 27 ottobre 2024

AmVezio


 

CRÒBILO di CONCETTA LA PERNA

 

Di merletti ornato
il vestito bianco di seta pura,
fluttua sull'acerba sinuosa figura!
Fruscii di soave parvenza,
delicati tratti del viso
dalla nonna ereditati.
Eidetico pensiero, madre di mia madre
le mie sembianze rispecchiai,
fluente chioma nel sole si anima,
garbata creo sui capelli
un nodo da intrecciare.
Corona sulla fronte, riccioli d'oro
con lucide forcine per adornare!
Sorride la gran madre sul mio copiare
allorché io, la sua immagine con la mia,
come per incanto con il sole immortalai.
Sul sorriso i volti,
esile il collo mostra la stessa collana,
lo stesso sguardo,
e quel cróbilo identico al suo.
E di lì fra poco il mio domani da festeggiare,
ascolto un sospiro,
un percettibile fruscio che non è il mio,
un bacio sulla guancia...
la nonna sorridente mi saluta e va via!

©2024 Concetta La Perna PremioParoleNuove AnimaDiVento






Cròbilo DI La Lucia

 

La ragazza era ritta sulla scogliera
Guardava lontano
Oltre l'orizzonte dove ci sono ancora sogni
da sognare,
Una una sciarpa di seta
volava nel vento come ali di angelo
e leggera le carezzava il viso,
I suoi capelli eran legati sulla sommità del capo
come un cròbilo vezzoso e civettuolo,
Mentre ciuffi biondi come seta sfuggivano
da quel viluppo setoso color del grano,
La ragazza guardava lontano
dove erano viaggi e avventure
immaginarie da sognare,
Il sole ormai alla fine del giorno
si avvicinava lentamente al mare
mentre la superficie era un palpito d'amore,

La ragazza era tutto un incanto d'attenzione
e nel momento fatidico dell'incontro
di mare e sole le sue labbra
si aprirono come se sulla bocca
fiorisse una canzone.


©2024 La Lucia PremioParoleNuove AnimaDiVento



Tramonto DI Macia Ciano


Si stendeva già il sole sotto
le infuocate coltre della sera
quando la mia irruenza si nascondeva
in un lenzuolo candido
stropicciato di rughe.
Io nel mio letto restavo
avvinta dalla luna,
"immaginaria mia amante."
Scuoteva l' anima
una tempesta impetuosa
che irrompeva dentro
i miei rami
avizziti dal tempo.
Scioglieva i capelli crobilo
di argentate trecce.
Rimuoveva le membra vogliose :
le agitava, le copriva, le inclinava
e io indomabile voluttuosa
femmina
rispondevo
alla sua eco con un richiamo di piacere.
Poi tutto taceva venendo la notte,
Il respiro del vento si bagnava di pioggia
pregna di calda frescura.

©2024 Macia Ciano PremioParoleNuove AnimaDiVento






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