venerdì 10 febbraio 2023

Desìdia - di - Michelina Giannitelli


Abbandono il mio corpo
in questa desìdia,
vaga la mente mia nel dolce far nulla.
Seduta in questo prato,
va il mio lento inoperare,
ad una quasi total pigrizia,
come il riposo di questa terra
dopo il lungo lavoro estivo.
Ripensa la mente al tanto bene donato,
al tanto operare,
per poi
da sola ritrovarsi.
Tanti i sacrifici e i rimpianti che,
quasi l'animo
si vorrebbe liberare in un pianto
quasi consolatore
ma, cedo e cado in questa desìdia.
Abbandono il corpo mio qui,
su questo suolo, stanco,
privo di forze, ormai inoperoso.
Privo di continuare a voler bene
e a fare del bene,
a chi pronto è a voltarti le spalle.
Abbandono la mente mia
e tutta me stessa in questa desidia
che tutto prende di me.
Vanno i ricordi al bene fatto e perduto.
Seduta su questo prato,
mi abbandono
come la terra in inverno,
al riposo e all'essere inoperosa.

©2023Michelina Giannitelli PremioParoleNuove AnimaDiVento




DESIDIA di M. Luisa Bandiera

 


Desidia,
una stanchezza
pervade sul far della sera
e fa chiudere gli occhi
sulle solite immagini
a interiorizzare gli eventi.
Desidia
nel tempo che passa
accompagna
le vie della vecchiaia
a far semplici cose
in solitudine fino a sera.
Desidia
s’instaura il desiderio
d’abbandono di progetti
che non hanno più riscontri
del tempo sul cammino
che ora pare sempre uguale.
Desidia
è nell’età avanzata
che ripercorre i suoi ricordi
dentro la mente e nel cuore
e mai li abbandona.
Desidia
ritrova poi la forza
di tempi più idonei
a percorrere sentieri
adatti all’età.
E… desidia… non è più!

©2023M. Luisa Bandiera PremioParoleNuove AnimaDiVento




DESIDIA di Tonia Cirigliano

 


Vorrei raccontar
la mia desìdia,
che dopo le feste natalizie avverto.
Ho imbandito tavole
per pranzo,
eppur cenette,
per tutta la famiglia.
Che meraviglia tenerli tutti stretti!
Per tutti loro
in quattro mi son fatta:
con fritti strepitosi,
ripieni, arrosti,
piatti tradizionali,
dolci, stuzzichini...
Ma ora che le feste
son finite,
e anche i commensali son andati,
mi sento addosso
come un'apatia,
stanca, svogliata,
oziosa, e quasi abbandonata...
Speriamo mi riprendo,
perché non so
fino a quando,
e se ci credete gente,
ma non ho proprio
voglia di far niente...

©2023 Tonia Cirigliano PremioParoleNuove AnimaDiVento



Desidia Di Nicola Venturi

 


Il passo sempre più lento
Che mi contraddistingue
Nei mattini esangui
Dell’età tarda
Si imprime pigro
Nella polvere
Del mondo
Mentre il pensiero
Non più alato
Ristagna nella desidia
Del mio vecchio cuore.

©2023 Nicola Venturi PremioParoleNuove AnimaDiVento



Desìdia- facile apparire Di Vincenzo Lagrotteria

 


Desìdia- facile apparire
Anche se oggi giorno la salute non mi accompagna, scrivo i miei pensieri, per evidenziare la sfacciataggine dell’indifferente, mi è deludente; sfogo col sentimento e con la mente nell’interpretare le parole, che il mio cuore vorrebbe poter urlare. E’ facile sognare di vivere nella quiete quotidiana; quel che manca nella vita si sogna, ed in bocca poi resta l’amaro, sempre di più amaro. L’animo si ribella con non poca sofferenza, mentre la vita scorre in silenzio seguendo il tempo. La realtà che opprime non è altro che “Desìdia, miseria d’animo”. E quando per pigrizia o negligenza o per pusillanimità ciò che si potrebbe fare per il bene del prossimo, si pensa ma non si fa mai, la ragione si ribella. Ora mi è difficile pure scrivere: poiché sento in me l’importanza di essere, e non di apparire, “l'uomo per com'è giudica e quel che tiene nel cuore semina”, Non voglio nulla di diverso più di quanto la vita mi ha elargito, consapevole che in questo mondo, forse sono un po' stupido, o forse anche troppo di cuore buono, purtroppo è l'unico che ho, un po' duole un po' ama: ama ciò che gli occhi vedono piacevole per amare, duole quando l’udito sente l'ingiusto e la ragione apprende. Potrei pure per molti o per qualcuno essere un numero o anche nessuno, non mi meraviglierei se codesti fossero quegli esseri (Desìdia); miseri d’animo, indolenti al bisogno altrui. Questi sono importanti, superbi, indifferenti; su questa terra abbiamo un luogo in comune, un giorno, potrei stare meglio in quel luogo vicino a questi anziché in vita a vederli o ascoltarli.
Mi chiedo spesso: perché questo Desìdia? Nel poco tempo che mi viene concesso di pensare, penso che potrei anche essere un misero uomo, pure se son convinto che fra una miriadi di esseri umani, come me altri c'è ne saranno, ma io non ne conosco e ditemi pure che sono stolto, non mi offendo, perché qui mi fermo a ragionare sul desìdia, convinto che potrei davvero essere unico, o, simile a quello stolto che asseriva convinto di aver camminato scalzo in un ruscello la cui acqua saliva e giunto che fu alla foce vi era un asino che beveva e avvedendosi della sua presenza impauritosi volò come un uccello.

©2023 Vincenzo Lagrotteria PremioParoleNuove AnimaDiVento



Desidia Di Mariella Altomare

 


Desidia
Oggi mi pervade
un desidero di desidia
Il mondo intero naviga in affanno
alla ricerca dell'inesistente
Cado come peso morto su una sedia di spine
Le rose rosse sono ormai secche...
il loro profumo
ormai non si sente più...
i miei pensieri sono un tutt'uno
con il mio dolore

©2023 Mariella Altomare PremioParoleNuove AnimaDiVento




Desìdia Di Libera Di Donna

 


La mia organizzazione di sopravvivenza nasce presto.
Appena nata, un tempo in cui inesistenza dei pannolini usa e getta, e mi potevo reggere,
seduta su una piccola comoda per bambini e inizia a dire la versione esatta dei miei bisogni.
Allora decisi desidia permanente ed impertinente senza mezze misure.
Prima di quattro fratelli ne divenni piacevolmente la controllora.
Ed ogni conquista del divano era una vittoria.
Ed allora eccomi qua, con desidia arretrata, sana ed indispensabile, plaid, tisana o caffè.
Ma è mia e nessuno me la toglierà, come Napoleone alla conquista della sua corona.
È gratis e rilassante.
Libera Di Donna 15/01/2023.

©2023 Libera Di Donna. PremioParoleNuove AnimaDiVento



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