lunedì 13 giugno 2022

Ti amo Di Elisa Mascia


T'amo come l'acqua che bacia la sorgente
per un attimo abbraccia fugace il cuscino
dove eterne labbra e cuore bambino
stanco il tuo capo si posa dolcemente.
Le mie risate si calmano nella notte
sul petto nudo per ascoltare i battiti
che scandiscono i ti amo infiniti
che ripetono le tue labbra tradotte
in un certo linguaggio universale
di profumi di ciliegie e sapori fragolosi
albe e tramonti meravigliosi
spettacolo puro per nulla banale.
Ti amo é confermato non la lascia andare
stretta nell'abbraccio protettivo
quello che gli è mancato prima dell'arrivo
da quando è diventato primario amare
anche se tra le ombre del tempo passato
s'intravvedono fantasmi di giorno
gironzolanti indisturbati intorno
poi d'improvviso si rinnova l'afflato.
Ridi di bollicine effervescenti
sprofondate tra le orme impresse
testimoni dell'eterno amor sono riflesse
sereni si prendono per mano contenti.

 ©Elisa Mascia PremioParoleNuove2022




Ombria Di Rodolfo Alessandro Turano


Mai più si veda uomo ingiusto agitare
l'acerba mano su un fratello inerme
né si dimeni a cercar gloria ad un altare
chi di pregar non ha più l'anima e mani ferme
Troppe bombe hanno sporcato il suo sentire
troppa morte troppo soffrire
Chi porrà fine a questo sfacimento?
Ora si sente forte il grido di un bambino
che piange a strazio sopra il corpo della madre
copre il sangue il volto suo come il destino
coprì i suoi sogni ingenui e veri per volare
Sapremo dare ancora ai volti un loro nome
amando a cuore puro capiremo dove e come
Ma della vita a questo mondo abbiam capito il giusto senso?
Ancora i cieli brillan stanchi di esplosioni
e si è oscurata ogni possibile visione
l'ombria primeggia anche se tenue sui pensieri
che cercan oasi e Luce Santa a protezione
-Verrà!- varcando ogni nube e tornerà il sereno
e forse a veder questo più noi non ci saremo
Ma
Sapete dirmi se mi sbaglio a voler viver l'ultim ora con coraggio?
Vorrò volare amando il giusto e l'innocente
Vorrò gridarlo e sentirmi vero e fiero
Vorrò ancora un pio sorriso e sandali di neve
un Mondo Nuovo e poi per sempre e solo Pace
E' forse troppo?
No... sicur che No... e tutto il resto adesso tace...
R.

  ©Rodolfo Alessandro Turano PremioParoleNuove2022



Resisto Di Lina Chiro


Resisto
E combatto battaglie ogni giorno
Insisto
E vedo l'ombría delle nuvole nel mio cielo
Persisto
E ogni giorno mi sento più forte
Esisto
E lo scopro lentamente e mi sento la vita addosso ...me la spalmo sulla pelle
E capisco che SONO VIVA

 ©Lina Chiro PremioParoleNuove2022



RESTO di Anna Fiorillo Clavelli



Una casa
nel sempreverde
per respirare
le nuvole
per cantare
col fruscio degli
alberi.
Una casa, la mia casa
tra l’ombrìa misteriosa
e nubi sorridenti
dove l’ombra
del pino accarezza
la frescura della vita .
Questa è la mia forza
ed è il silenzio
che me la regala
con la speme
del domani sempre
con fili d’erba tra
le dita
che scivolano
nei pensieri
quando i tramonti
riscaldano l’anima.
Resto qui
ad ascoltare
il silenzio
a parlare coi monti
a guardare rami
agitati dal vento
e aspettare
il calar della notte
per rinascere ancora,
per abbracciare
la luna che
appartiene soltanto
a me.

  ©Anna Fiorillo Clavelli PremioParoleNuove2022



Tra albe mai svanite Di Patrizia Giordano



Ti ho cercato in uno sguardo
tra le tracce del giorno,
nella rosea luce della sera,
nella mite aria d'aprile,
in un soffio di vento,
un profumo, uno sguardo,
nei tuoi occhi che somigliano
a specchi striati dall'ombria
degli alberi.
Tu ed io foglie nel vento
su strade non battute,
su percorsi sconnessi,
a guardare l'infinito
attraverso il fluire dei giorni
e l' invecchiare, cercando
sempre le radici di ogni cosa.
Ci accorgiamo che il tempo
è passato, che ogni attimo
se n'è andato in silenzio,
tra albe mai svanite.
Sotto il cielo delle nostre
incertezze, lontani dal rumore
del mondo, da quelle gocce
di cielo rosa, a volte scendevano
lacrime di rugiada, dolci ma
frizzanti che riflettevano
sensazioni mai sopite, dove
dal profondo riaffiora il tuo sorriso.

 ©Patrizia Giordano PremioParoleNuove2022




NEL SILENZIO SCRIVO (Ombrìa) di G.Piero Donnici.


Sono ombrìa incerta
di un mondo effimero
ai limiti di una lucida follia,
dove le lacrime si cibano
d'anima
e la solitudine insegue
il mio errabondo andare.
Sono ombrìa e mi ritrovo
tra labili contorni
d'altre ombre
e di loro mi innamoro
col mio cuore di fanciullo
nel mio essere stupito.
Sono ombrìa di natura
e mi cibo di parole,
sono ombrìa a caccia
di meraviglie e sogni
in cui m'immergo
e nel silenzio scrivo.

© G.Piero Donnici PremioParoleNuove2022



Bologna 2 giugno Di Roberto Dall'Olio

 


Un proscenio di rondini
Sulle travi
Le vecchie
Chiavi di Bologna
Aprono il cielo
Come tante dita
Scale
Occhi puntati
Sulla luce febbrile
Elegante refolo
Cantabile
In volo
Un proscenio
In vinile
Porta il mare
Nella piazza
Gli estuari
Azzurri di ombria
Ai calici
Sui terrazzi
La memoria audace
Sogna
Una corrida di pace

©Roberto Dall'Olio PremioParoleNuove2022



AnimeDiVento

A volte... AnnamariaVezio

  A volte ci si sente traditi per un saluto non corrisposto per una carezza non ricevuta... Forse l'altro sta soffrendo la stessa mancan...