lunedì 13 giugno 2022

Ombrìa - I miei versi/ A modo mio

  


Ti amo
nella notte profonda
quando la luna brilla
sul mare di seta
ti amo tra i folti pini
dove si districa il vento
ti amo
quando la nebbia dell’alba
si scioglie danzando
e un gabbiano in volo
s’alza leggero
ti amo
nella fitta ombrìa dei sogni
quando giunge il tramonto
e una bianca vela naviga
sotto le stelle lucenti
E’ qui, che ti amo, segretamente
tra l’ombra e l’anima.

----am. maggio 2022

©Argia MarinettiPremioParoleNuove2022


Ombra (Ombria) Di Salvatrice Motta



Sei ombra
quando il sole t'accarezza
sparisci tra le nuvole
e la pioggia ti fa fango.
Sei ombra nella notte
se ti sfiora
pallida la luna.
Sei ombra
se uno sguardo
si accende
riflettendo
l'anima
nascosta
tra le lotte
dell'essere
o sembrare.
Sei ombra
che ruba luce
al proprio corpo!

 ©Salvatrice Motta PremioParoleNuove2022



Ombrìa Di Sandra Carresi


Cerco ombrìa
in quella Terra arsa dal sole, da quel deserto di sale,
da quei cammelli gentili che si piegano al mio impacciato salire,
fra quelle pecore sgozzate penzolanti nelle strade, fra quei visi scuri abbronzati,
fra quei volti riparati da veli dove occhi scuri scrutano timidi, curiosi,
interrogativi e cordiali il passare dei simili eppure diversi e lontani.
Ombrìa…
fra quelle stelle in un cielo sfacciatamente blu accompagnato da danze notturne,
veli, campanelli, sorrisi in ventre scoperto, sensuale e invitante a tavoli
dove il vino è un nettare divino miscelato a musica esotica.
Ombria…
dentro quelle Medine racchiuse in buie stradine,
dove il venditore abile come i suoi avi regala gelsomino a forma rosa del deserto.
Ombria…
fra queste albe luminose tinte dal sole , dove già il primo mattino promette un’intera giornata di sole.
Ombria…
fra queste palme di datteri, di stordimento di gelsomino,
di polvere e di vento caldo di fuoco notturno,
di lottatori di spade di giochi di cavalli eleganti e superbi.
Ombrìa… diffusa e gradevole,
anelo
nell’abbraccio gradevole e fuggente
del tempo e la sua memoria.

©Sandra Carresi PremioParoleNuove2022



All’Ombrìa di un sogno Di Vincenzo Lagrotteria

 


Sull’erba del campo in fiore
all’ombrìa delle folte fronde
di un verde salice piangente,
che stendeva i rami per baciare
la corolla dei papaveri
e degli ammalianti narcisi,
ho perso l’essere mio vigile.
Abbracciato alla mia Musa
godevamo l’essenza della vita,
la testa sul suo procace seno
rideva Lei solare come sempre.
Più in là all’ombrìa di un’alta rupe
fra rovi e ginestre in fiore
il passero solitario ammaliava,
ode al canto che al sol sempre verna.
Là, oltre sul finire della collina
un gregge all’ombrìa
di una secolare elce
si godeva la frescura:
mentre il giovane pastore
appoggiato al robusto tronco
pensava la bella donzella,
che l’aspettava al calar del sole
alla capanna a lato dell’ovile.
Il sole calò e l’ombrìa svanì
dal lieto sogno mi destai
in mano tenevo due fiori:
I fiori della bellezza e dell’inganno
che mi stordirono facendomi rivivere
il più bel sogno della mia solitudine.
24 maggio 2022

©Vincenzo Lagrotteria PremioParoleNuove2022



Come Narciso (Ombria) Di Michelina Giannitelli

 


Mi inchino come Narciso,
sotto l'ombra diffusa e gradevole di alberi e fiori.
Non per specchiarmi ma a lasciar liberi
i pensieri miei che,
trasportati vagano insieme all'onda dell'acqua.
Leggeri,
soavi e colmi di nuove speranze.
M'inchino come Narciso
sotto l'ombra di alberi e fiori,
mentre lento va l'arcaico tempo, come l'acqua.
Gradevoli sono i profumi nell'ombria diffusa
e, va la vita
in nuovi pensieri,
in nuove speranze.

©Michelina Giannitelli PremioParoleNuove2022




OMBRÌA di Marinella Manca

 



Il giorno s’avanza lieto e festoso,
ombrìe gradevoli tra verdi fronde una rosa d’alabastro a ricordare un caro e indimenticabile nome!
Un'oasi naturale ove tutto risuona e mormora
il bel trascorso in un presente con giocose ombrìe sul far del tramonto…
laddove canta l’anima mia al suono di un Ave Maria... arpeggi soavi e incisivi a ricordar di loro…
la mia immensità!
Volge altrove lo sguardo e l’orecchio cattura il musicar dell’onde del mare… ora lente e poi sonore per i frastuoni e malanni del tempo… ma una spugna cancella e va oltre il muro del pianto, tutto rinasce
a vita nuova… che gioia e che piacer riveder cavalli liberi e sani, tra spazi immensi campestri, anche l’alba sorride e l’aurora la segue strizzando l’occhiolino al sole che, si appresta a mandare sulla terra i suoi caldi raggi, brulicano i campi di germogli e son carezze sul cuore rosate del mattino!
Qualche nube staziona leggera, volteggia in giochi di ombre e luci!

©Marinella Manca PremioParoleNuove2022



Mi attrae il verde (ombria) Di Caterina Massaiu

 

Ho preso leggera il tuo valore aggiunto

A nube salgo,

avvolta oltre il dovuto

A terra lascio il tutto

in un oscuro concerto

e quel sentimento che sembra disperso nel tempo .

Qua trovo una unita e tacita ombria

E loro con i maestosi pinnacoli agitano,

rinfrescano e ammaliano i miei sensi

E calmano quel Caino sospetto

Che latente si è insinuato sull’atlante.

Ho bisogno della tua forza palese

E di tutto il verde mondo

Per rendere Vivo L’intorno,

riprendermi lo spazio.

E

Chi mi parla in questi ovattati silenzi

Sa che io sento a pelle

quel poetico messaggio

E L’abbraccio che ricevo mi pulisce

Finalmente le vene dei polsi.

(ariele57)

© Caterina Massaiu PremioParoleNuove2022



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