lunedì 13 giugno 2022

All’Ombrìa di un sogno Di Vincenzo Lagrotteria

 


Sull’erba del campo in fiore
all’ombrìa delle folte fronde
di un verde salice piangente,
che stendeva i rami per baciare
la corolla dei papaveri
e degli ammalianti narcisi,
ho perso l’essere mio vigile.
Abbracciato alla mia Musa
godevamo l’essenza della vita,
la testa sul suo procace seno
rideva Lei solare come sempre.
Più in là all’ombrìa di un’alta rupe
fra rovi e ginestre in fiore
il passero solitario ammaliava,
ode al canto che al sol sempre verna.
Là, oltre sul finire della collina
un gregge all’ombrìa
di una secolare elce
si godeva la frescura:
mentre il giovane pastore
appoggiato al robusto tronco
pensava la bella donzella,
che l’aspettava al calar del sole
alla capanna a lato dell’ovile.
Il sole calò e l’ombrìa svanì
dal lieto sogno mi destai
in mano tenevo due fiori:
I fiori della bellezza e dell’inganno
che mi stordirono facendomi rivivere
il più bel sogno della mia solitudine.
24 maggio 2022

©Vincenzo Lagrotteria PremioParoleNuove2022



Come Narciso (Ombria) Di Michelina Giannitelli

 


Mi inchino come Narciso,
sotto l'ombra diffusa e gradevole di alberi e fiori.
Non per specchiarmi ma a lasciar liberi
i pensieri miei che,
trasportati vagano insieme all'onda dell'acqua.
Leggeri,
soavi e colmi di nuove speranze.
M'inchino come Narciso
sotto l'ombra di alberi e fiori,
mentre lento va l'arcaico tempo, come l'acqua.
Gradevoli sono i profumi nell'ombria diffusa
e, va la vita
in nuovi pensieri,
in nuove speranze.

©Michelina Giannitelli PremioParoleNuove2022




OMBRÌA di Marinella Manca

 



Il giorno s’avanza lieto e festoso,
ombrìe gradevoli tra verdi fronde una rosa d’alabastro a ricordare un caro e indimenticabile nome!
Un'oasi naturale ove tutto risuona e mormora
il bel trascorso in un presente con giocose ombrìe sul far del tramonto…
laddove canta l’anima mia al suono di un Ave Maria... arpeggi soavi e incisivi a ricordar di loro…
la mia immensità!
Volge altrove lo sguardo e l’orecchio cattura il musicar dell’onde del mare… ora lente e poi sonore per i frastuoni e malanni del tempo… ma una spugna cancella e va oltre il muro del pianto, tutto rinasce
a vita nuova… che gioia e che piacer riveder cavalli liberi e sani, tra spazi immensi campestri, anche l’alba sorride e l’aurora la segue strizzando l’occhiolino al sole che, si appresta a mandare sulla terra i suoi caldi raggi, brulicano i campi di germogli e son carezze sul cuore rosate del mattino!
Qualche nube staziona leggera, volteggia in giochi di ombre e luci!

©Marinella Manca PremioParoleNuove2022



Mi attrae il verde (ombria) Di Caterina Massaiu

 

Ho preso leggera il tuo valore aggiunto

A nube salgo,

avvolta oltre il dovuto

A terra lascio il tutto

in un oscuro concerto

e quel sentimento che sembra disperso nel tempo .

Qua trovo una unita e tacita ombria

E loro con i maestosi pinnacoli agitano,

rinfrescano e ammaliano i miei sensi

E calmano quel Caino sospetto

Che latente si è insinuato sull’atlante.

Ho bisogno della tua forza palese

E di tutto il verde mondo

Per rendere Vivo L’intorno,

riprendermi lo spazio.

E

Chi mi parla in questi ovattati silenzi

Sa che io sento a pelle

quel poetico messaggio

E L’abbraccio che ricevo mi pulisce

Finalmente le vene dei polsi.

(ariele57)

© Caterina Massaiu PremioParoleNuove2022



OMBRIA di Daniela Dante

 


camminavamo lungo la costa
i pensieri vicini
cercavano un incontro.
Gli occhi alla schiuma dell'onde
sincrono il respiro
a quello del mare, la vita
dall'uno all'altra dipanava.
Un granchio sulla rena
interruppe il passo
lo guardammo
e ci guardammo.
Un caldo sole
irradiava calore alla pelle
alle nostre spalle
la pineta alta ci accolse
con la sua ombria
dolce, odorosa di resina.
Quella pozza di vibrante freschezza
ospitò le nostre mani
e le bocche in un bacio.


© Daniela Dante PremioParoleNuove2022




Ombria Di Cristinapia Sessa Sgueglia

 



Lieve ti adagi tra gli scogli
Discepoli di frescura
Ombria: mia sottile figura
mesci Luce soffusa e ti rovesci.
Sull'umida roccia marina
All'ondeggiar del sole
In strati.

© Cristinapia Sessa Sgueglia PremioParoleNuove2022



LUNA REGINA di Silvana La Perna

 



Il vento ciarliero
mi sussurra parole e gioca
girando le pagine del mio libro.
Circondata da stille di luci accecanti
e riposanti ombrìe di pinete sconfinate
che nutrono l'anima mia saziandola.
Immenso stupore
e incantevole atmosfera
in questa notte di luna piena...
manciate d'argento
adornano il blu dell'immenso
come piccole lucciole danzanti
rallegrando la regina
che ancor più splende!
Un tiepido alito
attraversa le fronde degli alberi
che dello spazio si sono appropriati
e s'innalzano maestosi... liberi!
Si ode un pianto di bimbo...
nulla mi turba di più!
Bacerei all'infinito le sue guance innocenti,
asciugherei tutte le sue lacrime!
E la voce del vento diventa canto
che mi par lamento!
Lamento che svanisce piano
tra le scure ombrìe della notte
e i bagliori argentei della luna.
Balenii di luce
e segrete ombre dimorano
nel mio io nascosto.
S.LP

© Silvana La Perna PremioParoleNuove2022




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