mercoledì 23 marzo 2022
Cheripo Di Vincenza Laface
Al calar della sera
arriva l'amata parola
che dona vigore al tepore
del pensiero
che scrivo su di un foglio
per renderlo lieto al lettore
che lo scopre dopo ore ed ore
in quel messaggio che posto
sul web con stupore
lasciando un segno
che non vuole lodi o ragioni
ma do impulso
a ciò che il mio cuore
vuole contemplare
nel sentiero
ove regna custode
la memore voce
che fa uscire fuori
senza timbro sperduto
il mio canto muto
che stenta a passare
e solo il suo ritmo cadenzato
si nota
nel pentagramma ove il sol
espone l' esplicito
suo stampo
umile chéripo
da donare a tutti coloro
che hanno fede
perla preziosa più dell' oro
con la corda di violino
a lui vicino vicino
suona nello spazio
la sinfonia d' amore
per sentire quell'abbraccio forte
essere risorsa o fonte
il confine ed anche il bordo sazio
nell'accordo che mai scordo
©2022Vincenza Laface
PremioParoleNuove AnimaDiVento
TEMPESTA di Anna Giancarlo
Incatenato lo sguardo nell'abisso
palpita l'anima nei ricordi e
si perde il respiro.
Celata sul fondo del mare
una cheripo ben racchiusa
annuncia la tempesta.
Nomade il cuore
peregrina fra le onde
ove appare e scompare la risacca,
un frangente s'innalza e spumosa
ella diviene.
Nel silenzio immane
solo il fragor s'ode,
cruenta e ostica è la sorte
e nel vento s'eleva
rumor dell'onde...
Un tesoro nascosto Di Antonia Cirigliano
Mi sconvolse quell'evento,
trasformò di colpo la mia vita.
Quanto ho pianto quella volta,
pianto, pianto, pianto...
Avrei voluto cancellarlo, allontanarlo da me per sempre.
Ma un dolore così,
resta incancellabile...
Ti rimane lì,
in fondo al cuore,
te lo porti ovunque,
fa parte di te,
ti vive dentro...
E ogni volta che la vita ti scuote, ne attingi quel qualcosa
che solo tu possiedi...
È come un cheripo,
un tesoro nascosto inestimabile.
Una rara pietra preziosa,
uno scudo che tutto
fa rimbalzare...
È la tua forza!
La tua difesa personale
di sempre...
Cheripo Di Maria Felicetti
Le stagioni hanno forgiato
la scorza grezza.
Le carezze di sale,
le intemperanze d'acqua,
le incursioni liete di sole,
sedimentate sulla pelle,
sono parole stratificate
di una storia antica,
nuda armatura
a racchiudere,
custodire l'ineffabile segreto.
Un granello estraneo,
imprevisto, viola
le valve sigillate
del cuore, il suo candore
imperturbato.
Un tocco ruvido,
impietoso,
che lacrima
un manto di cristallo,
ferita, scudo, dono
di madreperla.
Sì, perle si diventa.
Perla d’amore, “l’Umiltà” Di Vincenzo Lagrotteria
Incastonata fra una
corona di brillantini,
su un anello d’oro bianco
al suo anulare; chéripo
col movimento della mano,
la luce del sole rifletteva
i colori dell’iride.
Emozionata, occhi lucenti
solo le labbra si mossero,
intorno pure le farfalle
rubavano la dolcezza
al suo solare viso.
Felice la mia Musa
nel suo ilare sguardo
splendeva l’aspetto festoso;
così in mia assenza
la madreperla le donava
nel suo splendore di luce,
la lieta piacevolezza
al suo palpitante cuore.
Beltà che lasciò ai posteri
nel donare la sua chéripo
con umiltà e liberalità,
non per il suo valore,
per la consapevolezza
della propria contentezza,
virtù del sentimento d’amore
che a memore ricordo rimane
la perla che fu la Musa mia.
LA GRANDE LUCE di Cesare Paoletti
LA GRANDE LUCE
Entrare in silenzio
nella grande luce,
là dove tutto è amore…
E l’anima sola,
luccicante cheripo,
abbandona presto
il suo guscio dorato,
per rivestirsi tutta
di vibrante vastità.
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