Nella
splendida aureola
del
sole al tramonto
silenziosa
scende la sera,
declina
il giorno
fra
variopinti fili sottili,
ogni
notte avvolgono i pensieri
dei
miei sogni, mai svaniti.
Quei
fili d’oro
che
Lei e io mano con mano
per
più di mezzo secolo
abbiamo
intrecciato
per
legare la nostra vita;
quei
fili d’argento
che
tenevano viva
la
luce nel cuore
del
nostro Amore.
Il
tempo istruisce
giorno
dopo giorno
l’arte
Agemina ho imparato:
fili
sottili di duri metalli
abbiamo
intrecciato per legare
i
tasselli dei nostri diverbi.
Ho
inciso il nostro mondo
su
una lamina dorata
per
averla vicina,
tenendola
fra le braccia
ho
rinunciato ogni altra voglia.
Ora
Lei è andata in cielo
ed
il cuore mio
è
rimasto aggrovigliato
in
quei stessi fili
che
dall’antica Agemina arte
avevo
imparato ad incastonare
nei
credenziali dell’essere
come
fosse stato un monile.
Da
solo non posso intrecciare
quei
fili d’oro e d’argento
per
fare una scala e in cielo salire
e
la vita va, in questo mondo ostile.
©2022Vincenzo Lagrotteria Premio Parole Nuove