mercoledì 2 febbraio 2022

Esule Di Carmelo Salvaggio

 

Presi ad andare

ché troppo pressava il destino.

Decisero altri per me,

prevaleva il bisogno mentre il cuore sanguinava.

Così scelsi solo il percorso

calcando quello più lungo e difficile

affinché s’attutissero i traumi del distacco

prima ancora che la lontananza divenisse cilicio.

Qui, strappa l’anima questa solitudine!

Vado esplorando inospitali lidi e terre senza nome

cercando di trovare in esse rifugio e ristoro.

Ho ferite che bruciano la pelle…

Solchi d’aratro profondi sulla terra nuda

nell’attesa che vi nascano le spighe.

Sarò il paziente incisore che utilizzando l’arte dell’agèmina

esalterà ogni traccia scavata dal dolore

saturandola di dolce speranza e teneri ricordi.


18 gennaio 2022

 ©2022Carmelo Salvaggio Premio Parole Nuovo



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