Io, intrepido sognatore,
cavalco un selvaggio destriero
che sbuffando dalle froge
s'accinge maestoso
alla volta di un castello
edificato nel ventre
di un'inafferrabile notte.
Volgo preghiere alla luna
avvolto tra i vapori
di quelle froge immaginarie,
vapori spinti via dal vento
mentre cavalco ardito
seguendo il cuore
del mio sentiero innato.
Incrocio echi di voci
errando leggero
verso ignoti confini di mondo
e in groppa al mio destriero
mi ritrovo di colpo
svanito in un sogno.
©G.Piero Donnici Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021
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