martedì 28 novembre 2023

Inòpia DI Emilia Esposito


Dint’ ‘a ‘nu vascio scuro scuro
appena appena ce trase ‘na lenzetella ‘e luce.
Ij’ ce vulesse dà ‘nu poco vita
‘a ‘sti mmure nire comme ‘a notte.
Dint’ ‘a chisti vascetielle,
addò nun ce trase maie ‘o sole,
cresceno ‘sti ccriature
ca fanno venì ‘a tristezza ncuollo:
teneno ‘a faccella janca ‘e paura
e so’ criature senza ‘nu futuro.
S’acquietano sulo mbraccio ‘a mamma
ca s’he strigne forte nzino
e ce dà tutto l’ammore.
Allora, chella lenzetella ‘e sole se ritira,
abbanduna chillu vascio.,
ha capito ca ‘a luce che ce dà ‘na mammma
dura pe’ tutta ‘a vita!

©Emilia Esposito PremioParoleNuove  2023 AnimaDiVento



La vita misera del povero DI Maria Recupero


Il povero senza un tetto
né un piatto caldo
si piange addosso.
Come un albero secco
la sua vita misera un'inòpia
una lacrima gli bagna il viso
mentre sogna il paradiso.
Un desiderio di uscire
dall'inferno che lo consuma
e lo divora sulla terra.
Un freddo gli attraversa le ossa
nessuna gioia sulla strada
nessuna coperta.
Solo la speranza mai vissuta
di una vita diversa.

3/11/2023

©Maria Recupero PremioParoleNuove  2023 AnimaDiVento



STO PENSANDO A QUANTE SORPRESE di Arturo Pucci


La vita è sempre bella e degna di essere vissuta, non serve avere un grosso capitale per dare la felicità. La vita, però, riserva anche delle grandi sorprese, a volte è strana e imprevedibile. Io per esempio, senza accorgermi di nulla, senza sapere dove stavo andando, all’improvviso mi sono trovato in un posto completamente desolato, un posto dove mancava tutto. Per farla breve, mi sono trovato in un posto dove non spunta mai né sole né luna. E’ stato a quel punto che ho dovuto tirare fuori tutta la mia povera sapienza, cercando di superare quel posto dove esisteva solo la miseria, solo la più pallida realtà, dove nessuno da anni si era mai avventurato. Quello era un posto desolato e abbandonato anche da Dio. Ho incominciato a guardarmi intorno; per fortuna, seguendo il mio istinto, ho scelto un posto più tranquillo, dove con l’aiuto del mio intuito, ogni amor sostiene.

©Arturo Pucci PremioParoleNuove  2023 AnimaDiVento



L'inesistenza di inopia DI Ale Elementale

 

Dove vedete voi
Tutta questa inopia?
Il mondo ha tanti frutti da offrire
C'è abbondanza per tutti,
Seppur solo qualche lusso per pochi.
La società è costruita su famiglie - macchine,
Che contribuiscono solo al:
Produci. Consuma. Muori!
Ci ammassiamo nelle spiagge più bianche
Allorché se non inquinassimo casa nostra
Avremo sempre il Dio fiume, il Dio lago, il Dio mare
A nostra disposizione.
Non serve andare così lontano
Se non fosse che per carestie.
Io allora non credo in Inopia
No.
Credo nella smorfia di una donna che,
Bagnandosi alle Maldive
Sono anni che non esce a passeggiare nei suoi dintorni
E non sa riconoscere l'odore di casa sua.
E riempie le sue labbra di plastica,
Anziché di esperienza.
E quando anche l'ultimo sfarzo di bellezza sarà finito di comprare
Solo e solo allora
Vedrò bambini nomadi sorridere
Giocando tra il fango e le bombe.
Io ti ripudio,
Inopia,
Perché sei l'ennesima illusione
In un mondo fatto per tutti
Ti vendi come bugia da quei pochi che lo sfruttano
Fino al midollo

©Ale Elementale PremioParoleNuove 2023 AnimeDiVento



Sguardo di un bambino DI Elisa Mascia


Occhi di bambini
che splendono di futuro
per un domani meno duro,
sperano, piedi nudi, non vestitini,
cercano cibo con le piccole mani,
dignitosi, tra i rifiuti,
nell'attesa di aiuti,
non sognano divani
soltanto viver spensierati
la loro età, come tutti,
bimbi son belli mai brutti,
dolcezza in quelli dimenticati.
Senza colpa alcuna
emarginati e sofferenti
invece che ai giochi intenti.
Questa è inòpia umana.
Chi riesce a restare immobile
senza alzare un dito,
senza che scempio sia impedito,
è massima vergogna, non è difficile
impegnarsi e muovere coscienza
verso atti operosi!
Che non vi sia più quiescenza
di animi anelanti a lauti guadagni,
diritti non calpestino, mano li accompagni.
Un girotondo con grida festose di voci
da tutto il mondo mano nella mano amici.
© Elisa Mascia PremioParoleNuove 2023 AnimeDiVento



Inòpia DI Rosalba Mandalà

 


Un tempo pensavo fosse il dover rinunciare a cose che quasi tutti i miei coetanei avevano: i giochi nuovi, le uscite , la cameretta, le scarpe nuove...
Pensavo che questo nostro vissuto, fosse da considerarsi inòpia.
Eravamo in tanti a casa e la rinuncia era considerata normalità.
Poi da grande, durante una passeggiata, fra le luci che annunciavano il Natale, vidi uomini,
dormire per strada, al freddo, coperti fino al volto.
In netto contrasto col lusso, che le festività e la pubblicità proponevano.
Com'erano finiti in quel baratro? Questo mi chiedevo.
Intanto Il cuore mi diventava piccolo piccolo, quanto rattristava vederli.
Risentivo nella mia mente i discorsi di papà e mamma. C'insegnavano ad andarci cauti con le pretese. Udivo dire a papà: -Oggi è vero, ho realizzato un mobile, ho un po' di soldini da parte, ma domani potrebbe non bussare nessuno alla mia bottega.
Il mangiare non ci deve mai mancare.
Un tetto sopra la testa, nemmeno, i vestiti basta che siano puliti. Caldi in inverno e freschi in estate.
Dite che non siamo ricchi? Io con voi mi sento l'uomo più ricco!
E voi con me?
Si papà, lo siamo anche noi con te e mamma.

© Rosalba Mandalà PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento



INOPIA di Roberto Busembai (errebi)


Un turbine di lento
inesorabile discernimento,
acuto male fisico e mentale,
mancanza di generazione
puro dissacramento,
inòpia culturale
la violenza da vendere
come oro generale.

©Roberto Busembai (errebi) PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento




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