lunedì 13 giugno 2022

Padre mio Di Saverio Chiti

 



Son cresciuto
all’ombria tua
diffusa lungo la vita mia
in magica sostanza di te
che ancora vivi in cuor mio
e nei ricordi che ogni sera
ravvivo in me,
come fossero essenza pura
di una vita intera...
Oh padre mio
che tutt’or in sogno
mi diletti coi canti tua
che tanto mi donarono
in rime e versi
sappi che immemore fu
quel mio rinfrescarsi
alle tue fronde
che tanto amor
mi diede
all’anima e al cuore
così come ancora
è memoria viva
il mio lento ciondolare
al fresco desio di te...

25 maggio 2022

© Saverio Chiti PremioParoleNuove2022



Ombrìa Di Emilia Esposito


Ti ho sognato amore mio
ed eri così reale
che sentivo i tuoi battiti
mentre ti stringevo
forte al mio cuore
e
sentivo
il sapore dei tuoi
baci
mentre la tua bocca
mi sfiorava le labbra
Ti ho sognato
eri proprio tu
e
non avrei voluto svegliarmi
per non farti svanire
Mi hai lasciato la tua ombra
ed il tuo cuore
a farmi compagnia stanotte
ed io custodisco la tua immagine
per non impazzire
quando sarò sola.


© Emilia Esposito PremioParoleNuove2022



LUCI OMBRE PENOMBRE (Ombrìa) Di Maria Spoto

 



Sul limitare del bosco
mi fermo a contemplare
la maestosità di alberi secolari
-templi di rami e di foglie-
che si stagliano
nell'aria lieve dell'imbrunire
come arazzi di seta fine.
Scaglie di luce si celano
tra ombrìe e silenzio canoro.
Immobile resto in ascolto!
Odo
echi di poesia,
voci lemmi parole
che si propagano
verso l'infinito cielo,
odo
canti, suoni d'orchestra naturale
al leggero tocco di Zefiro
e si riempie tutt'intorno
di note musicali.
Luci ombrìe e penombre
mi avvolgono
in un abbraccio di armonia.
Sento il pulsar veloce del cuore
che- dinanzi a tanta magnificenza-
si stupisce,
svuota la mia mente
e ritrovo la mia anima.


©Maria Spoto AnimaDiVento PremioParoleNuove2022



Ricordi Di Tania David

 


Dolce ombrìa,
sotto il vecchio pergolato,
naturale gazebo
di tremolanti pampini
e grappoli adornato.
Palpitava di gaie voci
il nostro desco,
di pelle di luna
i nostri volti,
carezzati da multiforme luce
fra le fresche ombre.
Tutto è silente ora
nel ricordo,
vivo il sorriso
di mia madre,
sa ancora di miele
il suo pasto,
e il gesto
dell'adusta mano
di mio padre
s'alza ancora,
nel segno
della croce,
il cielo a ringraziare.
E ridiventa origine
la mia tarda ora,
e l'eccesso dell'avere
sempre esclude.

©Tania David AnimaDiVento PremioParoleNuove2022



O m b r ì a Di Enzo Di Giovanni




Nella diffusa ombrìa estiva
di un gran faggio secolare
tra lo stormire di foglie
a me piace spesso oziare.
Cavalcare i miei pensieri
che al vento si disperdono
volteggian nel ciel sereni
che nel sole poi si perdono.
All'ombrìa della mia mente
assuefatti al divenire
considerazioni astratte
sulla vita il mio soffrire.
Perché io sono nato
su un pianeta repellente
che mi da solo dolore
e mi lacera la mente?
Domande senza risposte
che mi fanno sì incazzare
e domande senza un perché
che mi fanno amare il mare.
Ed è li che poi mi perdo
tra dolci acque cristalline
che mi fan tornare in grembo
tra abbracci e coccoline.

©Enzo Di Giovanni AnimaDiVento PremioParoleNuove2022



Ombria Di Roberta Tantillo



Mi fa male una caviglia
ti chiedo: è gonfia?
Rispondi.
Tu sei sempre gonfia.
Mi volto.
Arriva un vento da ponente che porta frescura.
Arriva anche una stella cadente
non te lo dico
muteresti la fortuna.
Il glicine al buio non perde il profumo
resta solo quest’ombria nefasta
da cui non sappiamo fuggire.

©Roberta Tantillo AnimaDiVento PremioParoleNuove2022








domenica 5 giugno 2022

Proava genìa - di AnnamariaVezio

 


Nell'intricata geografia uterina

ogni Sé figlio cerca se stesso

e si stringe e si strozza

nel viscido cordone ombelicale

Lo ripercorre e lo abbandona e lo risale

Sì perde

fra le rughe degli antri

- vuol vivere

gl’oscuri momenti-

minuziosamente percorrere

e percorrere e ripercorrere

ogni geroglifico del dna


Vivere

convivere

ogni tarlo della spirale

forse modificarlo o forse cancellarlo


Forse tracciare ere nuove

per la di Sé progenie

affogando e resuscitando

o risalendo la spirale

o riabitando l'utero natale


Ogni Sé figlio s'intrica

e soffocando si cerca

ripercorre ogni buio dal dna marchiato

lo conduce nel presente

per carpirne il principio


Ma quanto dolore è il tappeto

che dal prima all'oggi accompagna

È trama di infide curve

specchio d’ombroso percorso

di proava genìa tracciato


Nell’intricata geografia uterina

ogni Sé figlio si perde

- nell'ombra leziosa del dna si cancella

per rinvenire se stesso -


dopo aver ucciso

dai prolifici natali

il mostro dell’ombra di Sé

figlio di Sé...


©2022SulleRiveDelTempoAmVezioText&ImageEvoluzioneDelSéOliosuTela60x80 ©Aphorism2022



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Buona notte - AmVezio

  Buona notte a ogni pensatore e pensato,  a ogni dimenticato, a ogni scrittore che non trova il lemma e cerca visioni,  a ogni donna che ce...