Nell'intricata geografia uterina
ogni Sé figlio cerca se stesso
e si stringe e si strozza
nel viscido cordone ombelicale
Lo ripercorre e lo abbandona e lo risale
Sì perde
fra le rughe degli antri
- vuol vivere
gl’oscuri momenti-
minuziosamente percorrere
e percorrere e ripercorrere
ogni geroglifico del dna
Vivere
convivere
ogni tarlo della spirale
forse modificarlo o forse cancellarlo
Forse tracciare ere nuove
per la di Sé progenie
affogando e resuscitando
o risalendo la spirale
o riabitando l'utero natale
Ogni Sé figlio s'intrica
e soffocando si cerca
ripercorre ogni buio dal dna marchiato
lo conduce nel presente
per carpirne il principio
Ma quanto dolore è il tappeto
che dal prima all'oggi accompagna
È trama di infide curve
specchio d’ombroso percorso
di proava genìa tracciato
Nell’intricata geografia uterina
ogni Sé figlio si perde
- nell'ombra leziosa del dna si cancella
per rinvenire se stesso -
dopo aver ucciso
dai prolifici natali
il mostro dell’ombra di Sé
figlio di Sé...
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