Dolce ombrìa,
sotto il vecchio pergolato,
naturale gazebo
di tremolanti pampini
e grappoli adornato.
Palpitava di gaie voci
il nostro desco,
di pelle di luna
i nostri volti,
carezzati da multiforme luce
fra le fresche ombre.
Tutto è silente ora
nel ricordo,
vivo il sorriso
di mia madre,
sa ancora di miele
il suo pasto,
e il gesto
dell'adusta mano
di mio padre
s'alza ancora,
nel segno
della croce,
il cielo a ringraziare.
E ridiventa origine
la mia tarda ora,
e l'eccesso dell'avere
sempre esclude.
©Tania David AnimaDiVento PremioParoleNuove2022
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