venerdì 14 febbraio 2025

Grello di Matilde D'Amore

 


Fra zolle di neve
ricoperte, vaga Grello,
sognando una dolce
primavera.
Fra profumi
di bianche primule
ed esili bucaneve,
narrando va.
Zitti, zitti, sotto
la terra si trastullano
i gracili biondi chicchi,
con le spighe i campi
allieteranno.
Tenue gocce di rugiada,
sui i petali di cristallo,
soffia il vento
ed i fiocchi porta via.
Va per mare l'arcaico
Grello, nel paniere nulla
porta, magra pesca, salvi
i pesci, un sorriso da
presuntuosa.
Grello, per le strade
pensoso và,
su via che mai sarà,
su nel cielo,
una nuvola lasciva,
una goccia scivola
via.
Un tuono rompe l'aria,
un sorriso una carezza,
un pennello lo dipinge in
quell'aere blu cobalto


©Matilde D'Amore PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



L'abbandono di Giovanna Malara Restuccia

 


Si rimane così...
accucciati
in un angolo di vita
come lupi randagi
che non smettono
di ululare alla luna conforto...
E mentre il bisogno
disgrega il cuore
come il vento le montagne,
la mente abbozza
grelle carezze

-Limacci di fiumara che non tingono verso di poesia-
03/02/2025

©Giovanna Malara Restuccia S77M PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



INNOCENZA DI CARMELO SALVAGGIO





©Carmelo Salvaggio PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



 

ETÀ PASSATA DI NINA GAGLIANO


Quando mi sento triste e affaticata
sento il bisogno d'essere appartata,
socchiudo gli occhi e la luce che ho dentro
mi appare chiara, ritrovo il mio centro
d'equilibrio ed immagini passate
son tutte a me davanti, incolonnate:
i visi belli lucenti dell'amore,
che ho ricevuto durante il mio albore
di grella bimba, troppo poca ciccia
ma folta testolina tutta riccia;
ora quei visi mi danno conforto,
nel regalarmi il giusto supporto
a scaricare la malinconia,
cambiando il male con la melodìa
di un tempo ritmato, musicale,
che in tutto il mondo non esiste uguale;
oh dolce tempo della fanciullezza,
in te ritrovo quella tenerezza
con musica imbastita a poesia,
alla spensieratezza, a leggiadrìa...
Benvenuta tu sia passata età,
il tuo ricordo ancor vita mi dà!

©NINA GAGLIANO PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



Sono di natura e di mentalità di avi chiamati "stolti." di L. D. Salerno


Sono di natura e di mentalità di avi chiamati "stolti"
Diversa non lo sono e mi distinguo.
Accumulo e chiudo in un forziere senza chiave che nessuno può aprire,
con occhi al buio metto ordine
e con difese a spade aperte,
tu parla che io ascolto
dimentico e non è dimenticato
...stanno strette e non c'è più spazio.
Ogni cosa ha una fine come un anno già
passato e per ultimo si festeggia.
©L.D.Salerno PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



Grèllo di Sandra Carresi


Io ti guardo
E ti ammiro.
Tu, così esile, gracile e piccola
Sostieni Lui
Alto, possente
Una volta forte,
in questa lotta impari
tra giganti
che colpiscono alle spalle.
Grèllo è il tuo corpo,
potente il tuo respiro,
senza tregua la lotta,
grande la forza
parvenza di attraente fralezza.

© Sandra Carresi PremioParoleNuove AnimaDiVento2025


Grèllo (storie di paesi e ciarle) di Saverio Chiti


Su, nella collina
ai piedi dei Subasio monte
in sulla via
che dal fraticello paese
porta al Tadino Gualdo
un fuoco, dal Colle del Cavaliere
a dominar la valle del Rasina
nel finir del mese di giugno,
mi colpì il cuore...
Piccole tregge
cariche di legna, avvampano
in ricordo del Santo Giovanni,
esile e minuto è il paesello
che oramai non conta
che poche anime
dopo l'annichilimento
del Piccinino prima
e la devastazione del terremoto
in epoca più accosta...
Piccolo è il bollore
che m'accarezza il viso
e gracili si fanno i pensieri miei
al sol pensare alla tua bellezza,
ch'è carezza al cuor mio in pena.
Forse non tutti mi capiranno
e ai più non interesserà
il tuo destino,
così come il significato
de l'arcano tuo nome
ch'è di fatto parola nota
a chi in vita
l'antico libro tuttora sfoglia...
Eppure c’è ancor chi
con pazienza cerca
in quell'arcano, miscelanza
di lemmi e vocaboli
dell'inconsueto dire,
tanto per ricordare quel vanto
che nel passato, spesso ritorna.
24 gennaio 2025
© Saverio Chiti PremioParoleNuove
AnimaDiVento2025




AnimeDiVento

di Annamaria Vezio