martedì 28 novembre 2023

Sguardo di un bambino DI Elisa Mascia


Occhi di bambini
che splendono di futuro
per un domani meno duro,
sperano, piedi nudi, non vestitini,
cercano cibo con le piccole mani,
dignitosi, tra i rifiuti,
nell'attesa di aiuti,
non sognano divani
soltanto viver spensierati
la loro età, come tutti,
bimbi son belli mai brutti,
dolcezza in quelli dimenticati.
Senza colpa alcuna
emarginati e sofferenti
invece che ai giochi intenti.
Questa è inòpia umana.
Chi riesce a restare immobile
senza alzare un dito,
senza che scempio sia impedito,
è massima vergogna, non è difficile
impegnarsi e muovere coscienza
verso atti operosi!
Che non vi sia più quiescenza
di animi anelanti a lauti guadagni,
diritti non calpestino, mano li accompagni.
Un girotondo con grida festose di voci
da tutto il mondo mano nella mano amici.
© Elisa Mascia PremioParoleNuove 2023 AnimeDiVento



Inòpia DI Rosalba Mandalà

 


Un tempo pensavo fosse il dover rinunciare a cose che quasi tutti i miei coetanei avevano: i giochi nuovi, le uscite , la cameretta, le scarpe nuove...
Pensavo che questo nostro vissuto, fosse da considerarsi inòpia.
Eravamo in tanti a casa e la rinuncia era considerata normalità.
Poi da grande, durante una passeggiata, fra le luci che annunciavano il Natale, vidi uomini,
dormire per strada, al freddo, coperti fino al volto.
In netto contrasto col lusso, che le festività e la pubblicità proponevano.
Com'erano finiti in quel baratro? Questo mi chiedevo.
Intanto Il cuore mi diventava piccolo piccolo, quanto rattristava vederli.
Risentivo nella mia mente i discorsi di papà e mamma. C'insegnavano ad andarci cauti con le pretese. Udivo dire a papà: -Oggi è vero, ho realizzato un mobile, ho un po' di soldini da parte, ma domani potrebbe non bussare nessuno alla mia bottega.
Il mangiare non ci deve mai mancare.
Un tetto sopra la testa, nemmeno, i vestiti basta che siano puliti. Caldi in inverno e freschi in estate.
Dite che non siamo ricchi? Io con voi mi sento l'uomo più ricco!
E voi con me?
Si papà, lo siamo anche noi con te e mamma.

© Rosalba Mandalà PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento



INOPIA di Roberto Busembai (errebi)


Un turbine di lento
inesorabile discernimento,
acuto male fisico e mentale,
mancanza di generazione
puro dissacramento,
inòpia culturale
la violenza da vendere
come oro generale.

©Roberto Busembai (errebi) PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento




lunedì 27 novembre 2023

DIMENTICATO di G.Piero Donnici


Voci distanti
da una strada isolata,
dove un uomo
giace dimenticato
con le sue povere scarpe
a disegnare orme incerte
su una via gelata,
un rifugio di speranza
nei suoi panni consumati
tra silenti ricordi scivolati
nella polvere del tempo...
col cuore di un viandante
dileguato nell'indifferenza.
Voci distanti
da una strada isolata
con un uomo e la sua fame
dimenticati
tra le incerte croste
su una via gelata.

©G.Piero Donnici PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento



La lista DI Daniela Dante


Oggi: zucchero, pane, caffè, acqua, uova, cos'altro?
pesce, si,
la lista resta appesa al frigorifero
il foglietto ha un lembo scollato
l'aria dalla finestra schiusa lo muove
anche la porta è aperta, il silenzio pesa.
Qualcuno aveva fretta, correva
forse un richiamo,forse la spesa, cos'altro?
Lo sportello del frigorifero scostato non mostra luce
gli scaffali vuoti
vuoto alle pareti
tutto parla d'inopia.
Dalla porta aperta entra nero vento di fuga.
Più oltre non riesco,
oltre davvero non posso entrare.


©Daniela Dante PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento




Inòpia DI Nicola Venturi

 


Morti ammazzati dalla guerra
morti di fame sulla terra
che pure è anche la loro
rubata per il petrolio
e mentre i ricchi mangiano il caviale
i poveri dormono sulle strade
si chiama inòpia
la nostra storia.

©Nicola Venturi PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento



INOPIA di Concetta La Placa

Alcuni nostri fratelli patiscono l’INOPIA.

Esistono, soffrendo fame e freddo
e come ombre si muovono
tra macerie e rovine di quelle che furono,
un tempo,
vie e civili abitazioni e ora solo cumuli di detriti.
Vivono nell’indifferenza piena di tanta gente.
Sono solo ombre che non feriscono
l’indifferenza altrui
e non penetrano nel cuore del nemico.
Vagano invano, in cerca di qualche forma di sussistenza.
La loro disperazione è diventata la loro triste compagnia.
Hanno anche loro un’anima palpitante.
Stanno ai margini delle martoriate città,
ripetutamente bombardate,
immersi nell’acre fumo e nella polvere delle scorie.
Il loro sguardo non perde quel barlume di speranza e di fede.
Sono quei valori,
che li rendono ancora uomini,
anche se immersi in quella miseria di guerra
che mai allignerà nei loro straziati cuori.

6/11/2023

©Concetta La Placa PremioParoleNuove 2023 AnimaDiVento



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