martedì 20 giugno 2023

La guna - Rosa Altomare

 


Un serpente mi avvinghia
tra le sue spire.
Come le volute di una guna
mi si attorciglia attorno:
la guna del diniego
lascia le membra sfinite,
la mente annichilita .
Non c'è limite alla spietatezza,
non c'è argine alla crudeltà.
E più la corda stringe
e più lo spirito,non contenuto,
esplode in un boato di fuoco..
Sento la mia anima risucchiata
in uno spazio vuoto.
Lo stesso vuoto
che mi porto dentro
vorrebbe schiantarsi
sotto il peso
dell' ambiguità soppesata
e giustificata dal mio sorridere falso.
Fuggo dal pomeriggio silenzioso di giugno
e scardino la resistenza
che mi oppone la mente.
Torno a bere alla fonte del cielo,
dei sorrisi caldi e sinceri ,
del ricordo dei giorni più belli e rinasco alla gioia.

© Rosa Altomare PremioParoleNuove AnimaDiVento2023




CAMMINO (Guna) Daniela Dante


Nel cielo
da un'aquila
scende una corda, sottile
come filo di seta
ondeggia al vento
tra le mie mani
-un solletico, una carezza
verso l'alto, direzione volo-
A terra latrati di cani
lupi lontani
invadono la mente,
una folle corsa
mi sento sospesa
tra uno scatto e una volata
scivolo
gli occhi nel baratro.
Un pendolo risuona
nell'aria rarefatta
quel tocco s'addensa nell'anima
guna, luce diafana di virtù
come luna in limpido cielo
M'illumina.
Con una corda sottile
intreccio un ponte
verso un cammino migliore.

© Daniela Dante PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



 

NOI PER SEMPRE (Guna) Argia Marinetti

 


Chiudi gli occhi
che come il vento
tra le foglie
ti sussurro all’orecchio
ti amo anche oggi
come ieri
Quell'Invisibile guna,
solo a noi percepibile,
ancora oggi ci lega
e stringe da sempre
e per sempre
quel sentimento
stretto nel cuore
che non si perderà mai.
Se quell’invisibile corda
sciogli un giorno
non chiudermi
in una gabbia
non andrò via
ma t’insegnerò a volare
e tu... a restare.

© Argia Marinetti PremioParoleNuove AnimaDiVento 2023



Il bambino di domani - Domenico Nardo

 


Non ti danno neanche il tempo di nascere
e di crescere.
Hanno già pensato al colore degli occhi
e della pelle.
Hanno già previsto come sarai, cosa farai,
dove andrai e quanto guadagnerai.
Hanno già deciso:
“potrai vivere solo se vincerai!”.
Per questo ti hanno costruito una gabbia
fatta della loro rabbia e del loro veleno,
e non sei cresciuto sereno.
Non sei stato creato, ma programmato;
non amato, ma armato;
non concepito, ma costruito.
Perché devi essere un vincente
e se arrivi secondo
sei solo un perdente!
Così han già scritto il tuo destino
senza pensare
che sei un bambino.

© Domenico Nardo PremioParoleNuove AnimaDiVento 2023




Guna Di Elisa Mascia

 

Guṇa
Percepire legami.
Riesco a percepire vari elementi
della materia in trasformazione
pura qualità dell'emozione
corda che ruolo ha nei collegamenti.
Quell'energia in movimento continuo progressiva evoluzione dell'oggetto nell'incontro del percepiente soggetto sentimento di lento insinuo.
Guna è il legame dinamico
che si auspica In ogni relazione
della realtà è certezza di inclusione riguarda l'amore e anche l'amico
è ciò che dà sostanza alla vita,
filosofia nel circolo vitale non definita.
© Elisa Mascia PremioParoleNuove AnimaDiVento 2023



TRASFORMAZIONE G.Piero Donnici

 

È una inesorabile
mutazione
quella del tempo.
Una trasformazione
di tutto ciò
che ci circonda
tra i mille rivoli
di un'emozione.
È una continua
mutazione
di ciò che siamo stati
e di ciò che saremo...
la pura e mutevole essenza
di due righe improvvisate,
di un sorriso
o di una lacrima
per poi ricominciare.

© G.Piero Donnici PremioParoleNuove AnimaDiVento 2023



giovedì 15 giugno 2023

Della potenza - AnnamariaVezioDaUmaniPerCaso


Se avessi dei poteri, ma di quelli veri, quelli puri, spogliati da croste cerebrali ed emozionali, istituirei un manifesto e lo affiggerei
nella tenue sfera che da cuore a mente e a cuore e sterno staziona. Scriverei a caratteri cubitali e indelebili: - VIVI
- E se fossi potente, ma potente per davvero, veglierei con attenzione affinché tal manifesto fosse perpetuamente rispettato e onorato.
VIVI. Non transigerei, se pur amorevolmente.
La vita sfugge stridendo fra binari di concetti e preconcetti, di regole, doveri e presunti doveri, mentre urla la sua Essenza
deturpata dai graffi del pensiero costruito.
La Vita la mettiamo a sedere accanto a noi chiedendole di sostare
finché non abbiamo risolto le "nostre cose". Ma non abbiamo "cose"
da risolvere, non c'è una seggiola che fa da seduta alla Vita, con noi, mentre, dietro e dopo, c'è solo l'esistenza che viviamo: siamo imprescindibili, indivisibili.
Noi e la nostra vita siamo stessa Cosa.
Se fossi potente, ma potente per davvero, toglierei tutte le seggiole sulla cui seduta poggiamo la Vita... e la farei Vivere.
©2020AnnamariaVezioDaUmaniPerCaso



AnimeDiVento

Si cresce... AnnamariaVezio

  Si cresce, si aggiungono momenti sul calendario delle esistenze.  Si sfoglia il giorno come petalo di margherita, delicatamente.  Si arriv...