venerdì 12 maggio 2023

Zezzìo! Un alito di vento Di Vincenzo Lagrotteria

 


Zezzìo! Un alito di vento
Dall’estasi sommerso
con animo e cuore
senza meta girovagavo
fra i ricordi immerso.
Un lieto zezzìo richiama
alla realtà del presente
il mio invano ricordare
quel tempo, che mi fu lieto.
Fu così che ho ritrovato
il mio essere, vivente
animo e cuore in armonia,
mi ero smarrito, m’ero perso
in quei amorevoli ricordi.
Giunse al mio udito
come fosse il ronzio
tipico delle zanzare,
inducendomi a togliere
dal pensiero i ricordi,
e scuotere le mani
come si fa per allontanare
il fastidioso insetto.
Fu un attimo, propizio
mi destai dall’estasi
quel zezzìo era così lieto,
lieve come un alito di vento
dolce armonioso, soave
che quietò il mio nervoso;
inducendomi ad ascoltare
quella sua lieta melodia.
Sentii come una carezza
che mi acquietava il cuore
distogliendolo dal vano pensare
colei che è stata la Musa mia
che mai più da me ritornerà
in questa mia vita, oppressa.

Dedico il mio pensiero su Zezzìo, alla nostra bella Italia 25 Aprile 2023

©Vincenzo Lagrotteria   PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



ZEZZIO di Libera Di Donna

 

Troppo presto per morire.
Diciassettenne anni più o meno.
Una giovane che aiuta la famiglia a cercare libri per i fratelli.
Napoli il retfilo come l'abbiamo sempre chiamato.
Il mercato dei libri usati dietro l'università.
Le strade dove sono nati poeti, musicisti, attori.
Gli occhi pieni di quei sogni di chi ha desiderio di vivere quelle storie.
Adesso è tardi, bisogna tornare a casa.
Il retfilo è davanti a lei, i libri pesano, ma è un dolce fardello.
Improvvisamente uno ZEZZIO gli sfiora i capelli.
Si sente tirare in un negozio e la saracinesca va giù di colpo.
Un uomo gli fa segno di far silenzio.
Via dalla vetrina!
Fuori la gente per terra si copriva il capo.
Una macchia che correva e sparava, dietro quella della polizia che rispondeva al fuoco mitragliando.
Ci volle un ora buona.
Il negoziante le fece telefonare alla madre.
Lei inventò una scusa.
La ragazza ritornò qualche tempo dopo, ma il negozio non c'era più.
Il sibilare di quegli spari e il loro ZEZZIO è ancora tra i suoi capelli.
23/04 2023

© Libera Di Donna  PremioParoleNuove AnimaDiVento2023




Zezzìo Di Cristina Pia Sessa Sgueglia

 


Ero ancora una piccola bambina
di scuola ignorante ma indovina
Così conobbi il senso del rumore
Che entrò nel mio piccolo cuore.
Boati d'oltre terra e intensi fischi
Turbarono cuore e mente in dischi
Capii che non era festa patronale
Ma lo zezzìo: rimbombò in ogni viale.
Terrore fracassò il tempio del paese
E ancor sento il boato e le sue spese
Nei sotterranei entrammo più dolosi
E gli abbracci furono medicamentosi.
Non ho mai più quel tempo cancellato
Della paura che ha il cuor un po' segnato.
Son madre e nonna ancora esuberante
E di quel tempo di storie ne racconto tante.

© Cristina Pia Sessa Sgueglia  PremioParoleNuove AnimaDiVento2023






Zezzìo Di Iside Nannini

 


Un sibilo di vento che ti scompiglia i capelli,
che fa ondeggiare l'erba e le fronde degli alberi
e tu resti incantata
ad ammirare quella stupenda danza.
Poi all'improvviso un pensiero ti fa sobbalzare
e la tua mente ti porta lontano
e vedi gli occhi terrorizzati di un bambino
che capisce che quel sibilo non è vento,
ma un proiettile che come ogni giorno
fende l'aria vicino a lui
portandogli via la speranza in un mondo migliore.

© Iside Nannini   PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



La poesia che non arriva - Di Giovanna Malara Restuccia

 

Ti nascondi dietro
un affollato silenzio di concetti
ed aspetti che la mia mente
ti sbrogli da
una matassa di parole.
Ma la mia psiche
dorme s'un letto di ricordi
insieme al cuore
mutilato da tutte le sue ragioni.
Un intimo zezzìo d'agonia,
che perfino l'anima
rispetta la morte
d'ogni mia delizia.
E se oggi il mio morire
libera singolar vita,
domani ti raccoglierò
da una vergine radice…
giacché sto a te
come la Fenice alla sua cenere

© Giovanna Malara Restuccia PremioParoleNuove AnimaDiVento2023




Zezzìo Di Emilia Esposito

 

Vorrei, sì vorrei essere sospinta
da un fievole vento
che arriva da lontano.
E vorrei che mi portasse via
da tutto questo dolore
che invade prepotentemente la mia vita,
che mi colpisce come una freccia
che apre e ferisce l'anima.
Non trovo rifugio
non trovo riparo...
Ci sarà mai per me
un fievole vento
un mare calmo su cui cullarmi
e una folata di vento
che allontani la rabbia
ed un arcobaleno che colori l'amore
Vorrei un sole cocente
in cui ardere di passione
ed una luna piena
che illumini la notte buia
per non farmi vedere i fantasmi
dei ricordi e allontani
quella inquietudine
che mi rende debole
ed incapace di reagire.
Andrò oltre...
correrò per non farmi afferrare
dalla tristezza
che quando mi possiede
mi stringe fino a farmi male!

© Emilia Esposito  PremioParoleNuove AnimaDiVento2023






E SE ALL'ALBA di Pina Riitano


Spalle al muro.
Non rimane niente ...
in quest'effimera esistenza?
L'anima...
libera dall'eterna illusione
custodisce
un frammento di tempo
nel cielo in tempesta.
E se all'alba
i colori non dipingono
emozioni,
combatti quel vento
che soffia inquieto
strappando foglie dai rami.
Ritrova nel cuore la luce
del giorno,
e cammina col sorriso
negli occhi
sognando un mondo
di pace
che tarda a venire.
La vita ti sorprenderà ancora,
e tu...
avrai ali per volare.

©Pina Riitano PremioParoleNuove AnimaDiVento2023






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