Spaesata,
appesa a fragili,
aeree radici,
in luoghi cui non sento
d'appartenere pienamente.
Ho abbandonato il suol natìo,
incompiuta ho lasciato
la mia opera giovanile,
non ho ascoltato
parole d'amore,
richiami d'appartenza,
per nuovi mondi da esplorare,
per avventure da intraprendere
con la giovanil, pionieristica
curiosità che m'esplodeva dentro.
Cerco ora parole tralasciate,
impigliate nella nebbiosa
coltre del tempo,
per dar seguito al romanzo
della mia prima vita,
per riannodare fili tranciati,
per riconnettermi
alle profonde radici,
ai primi passi su millennarie pietre,
di Storia e di culture intrise,
accantonati nella memoria,
dormienti, dall'incalzante
succedersi degli eventi.
©2022 Tania David PremioParoleNuove AnimaDiVento