sabato 26 febbraio 2022

Dilucolo Di Tania David

 

Finita è la notte
I mille echi
Le voci nostalgiche
Che han popolato
I miei sogni
Migrano come rondini
Dalla mia anima.
Il silenzio incalza ancora
Il tuo fiato è leggero,
Le tue braccia
Ancor mi cingono
Ti lascio un bacio
Sul cuscino
Che sa ancor d'amore
Nella piega dell'alba.
E ti vengo a cercare
Là dai confini del giorno
M'appari, dolce dilùcolo,
Chiaror che al novello mondo
Dai inizio con flebile voce
Di chiara luce
Giungi nel fiore che si schiude
Nell'acque placide
Che dormono ancora
E di te si colorano.
Nel cielo s'apre
Una nuvola rosa
Che avanza con ali
Di farfalla
E rapida si sfilaccia

E si dirada.


©Tania David PremioParoleNuove AnimaDiVento2022



Et vita patet Di Giovanna Malara Restuccia

 

Ho visto vita
camminare scalza,
muso duro
occhi gonfi,
stringersi al petto
frammenti di pane e speranza.
Ho accarezzato vita
abbracciata a se stessa,
lasciata sola e in agonia
giovane depressa
aggrappata alla sua lucida follia.
Ho udito vita
seduta ai bordi del cielo,
implorare al suo Dio
la fine d'ogni tormento,
un atteso sereno momento.
Ho sentito vita
soffiare sul collo,
a bocca piena chieder perdono,
mentre lacrime,
come stagno colato,
cadevan sulle ferite
d'un cuore stuprato.
Ho cercato vita
allo smarrimento del suo senso
quando avvilita
affilava lame di odio e rabbia
tagliando vene al sentimento.
Ho trovato vita,
tinta di porpora
come un dilùcolo di primavera,
coi versi di canfora
e sigilli di cera.

… E si diluce,
come un tramonto d'oro
dopo la tempesta,
il cammino di questa vita…
or su basalti d'alloro,
or su tempra di ginestra.


©Giovanna Malara Restuccia PremioParoleNuove AnimaDiVento2022



Dilucolo Di Vincenzo De Bernardo

 

Me piace assai ‘o dilùcolo, ‘a matina,
quando sta p’accummincià ‘a jurnata,
ca fredda assai è stata ‘a nuttata
e ‘o sole, chiano, sta pe’ s’affaccià!
E ogni cosa piglia ‘a lice soja,
intanto s’è stutato ogni lampione,
‘e piante ca stanno for’’o balcone,
pure lloro stanno a respirà!
Si aizo, appena appena, ‘a persiana,
veco ‘a muntagna ca sta ‘e rimpetto,
ogni albero, cu ‘e foglie, se l’aspetta,
pure lloro se vonno scarfà!
Ll’aria, a chest’ora d’’a matina,
‘a siente ca te trase dint’’o naso,
pure ‘o geranio ca sta dint’’o vaso,
pare che dice: uè. io stongo ccà!

©Wincenzo De Bernardo PremioParoleNuove AnimaDiVento2022



Sorgere d’alba Di Renato Fedi


L’alba riveste il giorno,
magica s’alza dalle onde
in un onirico risplendere,
spettacolo irreale,
lucida di colori l’orizzonte.
Multiformi raggi di sole
s’allacciano ai marosi
ricamando perle sugli scogli,
è l’andare d’un dilucolo
a invadere di colori il mondo.


©Renato Fedi PremioParoleNuove AnimaDiVento2022





Dilucolo Di Anna Caputi

 

Mi svegliò il dilucolo
dell'alba che nasce
sfolgorante soffuso
nel suo bianco dorato
carezzevole
sul mio cuore
che aveva accanto
la sua bambina
appena nata.

©Anna Caputi PremioParoleNuove AnimaDiVento2022



Dilucolo Di Enzo Di Giovanni

 

La casetta in primo piano
rosso il tetto di un villano
più in la campi e vigneti
poi filari con le reti.
Il dilucolo sta mattina
s'è mostrato mattutina
ancor prima della brezza
a mostrar la sua bellezza.
Neri uccelli in lontananza
sopra l'onda e la paranza
vengon verso l'obiettivo
qual farebbe in posa un divo.
Aria tersa e raggi d'oro
miro il gran capolavoro
che pur si mostra ai presenti
e a grandi cuori assai attenti.
In simbiosi ascolto il mare
come in fiaba par sognare
e il pensiero mi proietta
rosse labbra e camicetta...
I suoi occhi... due zaffiri
le carezze e poi i sospiri
poi la pace e l'abbandono
il ricordo del suo dono.
Non posso dimenticare
ancor son qui a ricordare
Il dilucolo sul mare
rosse labbra da baciare


©Enzo Di Giovanni PremioParoleNuove AnimaDiVento2022



Dilùcolo Di Maria Chiarello


E... venne l’alba
in un giorno di neve
i tetti avevano una coperta bianca
ricamata qua e là dalle zampette
di un gattino birichino
E ancora.. un nuovo giorno
accompagnava la notte nel suo
silenzioso riposo.
La luce sapeva di pane e biscotti
appena sfornati
mio padre passeggiava e pregava
dietro la porta della camera da letto.
Aspettava
il pianto più antico del mondo
finalmente i primi flebili raggi
del sole d’inverno
riscaldarono il cuore di tutti.
Tra le braccia di mia madre... finalmente piansi.


©Maria Chiarello PremioParoleNuove AnimaDiVento2022


 

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