domenica 6 febbraio 2022

AGEMINA di Cesare Paoletti

 

O Divino Maestro,

io sono il tuo filo dorato

e ti compiaci in eterno

d’intesser di me il tuo corpo di luce.

Dal tuo amor generato,

a te per sempre appartengo,

gemma viva nel celeste mosaico.

Fa di me la tua perla preziosa,

umile ornamento

della tua infinita bellezza.


 ©2022Cesare Paoletti PremioParoleNuove



SPIGA DI GRANO di Daniela Dante


parevi una spiga

di grano

sparuta, minuscola

al centro d'una foresta

gigante

crescevi e ti oppressero

divieti, costrizioni, obblighi

assurdi

tu alzavi il capo

bionda e sola maturavi

chicchi pieni di fulgore.

Ferirono il tuo corpo

la linfa del tuo cuore

ti fece dire NO.

Ora donna

risplendi spada ageminata

dai luce al mondo

con il tuo intelletto

canto è ora la spiga d'oro

donne forti crescono

con te, ageminato coro.


 ©2022Daniela Dante PremioParoleNuove




RIFLESSIONI di Marinella Manca


Piangerai in ginocchio e sui ceci del castigo il disagio procurato alla psiche delle generazioni!

Nella tempesta canne al vento oscillano all’impazzata ma non si spezzeranno!

Il credo ha lunghe braccia e lentamente sta arrivando per abbracciare il coraggio di chi lotta per i sapienti della terra…  

allora torneranno a fiorire i ciliegi con fiori immacolati, ricamati su foglie autunnali intarsiate di Agemina…metalli preziosi a rivestire orli scuciti in questo tempo sbiadito.

Rinascerà il suolo dopo aver attraversato onde massicce in un oceano impazzito di mille credenze, falsi bugiardi su tutti i fronti… fili di speranza scaveremo sui monti della consapevolezza!

Paesi liberi cavalcheranno immense praterie e fiumi in qui potranno abbeverarsi tutte le specie e senza discriminazioni!

La bocca della verità troverà petali di luce che avea il mandorlo al primo albore, riveder potrai anime rivestite di ali di libertà e sogni nei cieli gitani.

Brezze infuriate a scuotere coscienze mascherate e nell'aria espandersi brividi di perdono, ma, sarà dura ricucire gli strappi procurati e rattoppati ancora caldi, ridare un volto allo specchio senza maschera.

Allora l’amore non sbadiglierà di noia quando vedrà l'aurora sorridere...

la terra non germoglierà altera di papaveri e prepotente di margherite se prima non avrai sparso semi di cortesia e risanato fiumi di parole sconnesse, imbrattate da piogge rosse e malsane.

Avrai avrai specchi di cielo e arabeschi azzurri simili all’agèmina a lambire mente e corpo, ci saranno pupille incantate, bagnate di schizzi e scintille argentee in manti di stelle…

faran risorgere e torneremo tutti tra amate sponde.


@2022Marinella Manca PremioParoleNuove







Agemina Di Michelina Giannitelli


Intarse le lettere,

oro e argento la filigrana ne da il decoro soave.

Come Cupido con il suo arco fatato,

al cuore colpiscono.

Sigillate, decorate, affinché mai la speranza

e l'amore abbiano fine.

D'amore esse sempre parlar dovranno.

Agemina soave, d'antico ornamento

di te parleranno al futuro,

le lettere incastrate sopra quell'antica superficie.

Della preziosa medaglia, son decoro

come per apportare nuovo inno d'amore.

Effetti policromi nell'intarsio che l'occhio

colma di speranza.

Agemina.

Quanto amore il cuore ripone

in quel decoro sulla medaglia.

La medaglia della speranza e dell'amore.


©2022Michelina Giannitelli PremioParoleNuove



Agemina Di Domina Domenica Emilia


Sotto la neve,

una fusione policroma

brillava al sole.

Ma poi,

tutto l'incastro si dissolse

e rimasero solo gemme

di lacrime sul mio viso.

Mentre i tulipani variopinti

si assopivano dentro la notte oscura,

fili d'argento illuminavano

i tuoi capelli,

mia dolce madre. 


 ©2022Domina Domenica Emilia PremioParoleNuove



sabato 5 febbraio 2022

"Donna Nuda" Di Annamaria Vezio (narrativa)

Questo articolo è acquistabile
1) con il Bonus Cultura e con il Bonus Carta del Docente quando venduto e spedito direttamente da Amazon. Verifica i termini e condizioni dell'iniziativa Bonus Cultura 18app e di Carta del Docente
2) presso CTL EDITORE Livorno
3) presso l'Autore annamariavezio@yahoo.it
DONNA NUDA
Una persona come tante (o forse no, una persona speciale, e scopriremo il perché) improvvisamente spogliata di tutto, carriera, soldi, vita sociale, dignità: può capitare a tutti, anche ai migliori. Tutto inizia con qualcuno che, talvolta platealmente talvolta di nascosto, carica sassi nelle nostre tasche, uno alla volta. All’inizio non ce ne accorgiamo, poi il peso diventa insopportabile e, a un certo punto, anche un unico sassolino in più fa scattare la trappola: si precipita. E quando si precipita, di colpo si perde proprio tutto, in un tritacarne che frantuma anche la più tenace resistenza.
L’Autrice ci trascina nel vortice della Protagonista, direttamente all’interno della sua anima, sprofondata in un buco nero: è solo l’inizio di un viaggio alla ricerca della luce. Ma non c’è Virgilio a guidarla, e questa Donna ormai Nuda deve fare tutto da sola.
Annichilita e sbatacchiata come uno straccio dai marosi e del vento furioso, che la lambiscono e intendono portarsela via, a un passo dalla morte, con la forza della disperazione, cerca di aggrapparsi a qualcosa per resistere: prima qualche vaga immagine delle piantine portate in esilio con sé, poi i paesaggi di un inverno rabbioso al mare, canti di uccelli di una quercia e poi ancora, dopo le immagini vissute con lo spirito di una pittrice, emozioni talmente brucianti da risvegliare, piano piano il cuore: una zingara che non cerca la carità ma la elargisce in silenzio, un malato ormai rassegnato a trapassare ma sereno perché la protagonista gli terrà la mano, la voce dei familiari lontani che la cercano. Catarsi difficilissima, ma il grande pregio di questa Donna è che, dopo i primi tempi di sbigottimento quando le disgrazie incombono, riesce ad accettare la sfida, spalancando le braccia: sa che il libeccio soffia fortissimo, inutile mettersi contro, lo abbraccia, si fa trascinare, ma tiene in mano il filo di Arianna: resisterà? Non si perderà? Non si può anticipare nei dettagli la trama di questo Viaggio dell’Anima intenso e profondo, che parte dall’urlo di Munch, segue la tragedia greca, il dolore nella concezione di Carlo Emilio Gadda, descrive una protagonista che non può vivere con gli occhi asciutti, talvolta Mary Poppins, ma con la forza e l’intensità di sentimenti della Giovanna D’arco di Mark Twain. Qui si impara che non è la forza bruta di Alessandro Magno a sciogliere i nodi, ma la pietas di San Francesco.
Colpisce, incontrando Annamaria, l’attenzione e l’ascolto attento, lo sguardo vivissimo, la cultura poliedrica, e la grande sensibilità. Le stesse caratteristiche della protagonista di questa opera, che spicca decisamente tra le produzioni letterarie attuali: un viaggio, colorato a tinte forti, dentro l’anima.
Come guardare un autoritratto di Vincent Van Gogh.
Adelfo Maurizio Forni
Como, 13 agosto 2021
-"Donna Nuda" è un romanzo che non si sviluppa in linea retta: la storia si snoda pagina dopo pagina e la sua protagonista si svela solo poco alla volta. È una collezione di frammenti di vita, lottata, abbracciata e compresa, quanto ripudiata e schiaffeggiata ma sempre offerta in tutta la sua brutale bellezza dalla voce dell’autrice. Sono frammenti, schegge di uno specchio in frantumi, quello di una donna in carriera che dall’oggi al domani si ritrova orfana della vita che conosceva e straniera in una terra sconosciuta: paesaggi e passaggi, filtrati con gli occhi della poesia e velati di un leggero ma persistente misticismo che aiuta a trovare un cammino anche dove i passi si sono smarriti. La sfida della protagonista è proprio ricordare episodi e pensieri, rivivere, per ricomporsi. Ma il risultato non è scontato né prevedibile.-
Ludwig Conistabile
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e il seguente testo "Annamaria Vezio DONNA NUDA"
Vedi gli insights
Mi piace
Commenta
Condividi
-"Donna Nuda" è un romanzo che non si sviluppa in linea retta: la storia si snoda pagina dopo pagina e la sua protagonista si svela solo poco alla volta. È una collezione di frammenti di vita, lottata, abbracciata e compresa, quanto ripudiata e schiaffeggiata ma sempre offerta in tutta la sua brutale bellezza dalla voce dell’autrice. Sono frammenti, schegge di uno specchio in frantumi, quello di una donna in carriera che dall’oggi al domani si ritrova orfana della vita che conosceva e straniera in una terra sconosciuta: paesaggi e passaggi, filtrati con gli occhi della poesia e velati di un leggero ma persistente misticismo che aiuta a trovare un cammino anche dove i passi si sono smarriti. La sfida della protagonista è proprio ricordare episodi e pensieri, rivivere, per ricomporsi. Ma il risultato non è scontato né prevedibile.-
Ludwig Conistabile



INTRODUZIONE a DONNA NUDA


Una persona come tante (o forse no, una persona speciale, e scopriremo il perché) improvvisamente spogliata di tutto, carriera, soldi, vita sociale, dignità: può capitare a tutti, anche ai migliori. Tutto inizia con qualcuno che, talvolta platealmente talvolta di nascosto, carica sassi nelle nostre tasche, uno alla volta. All’inizio non ce ne accorgiamo, poi il peso diventa insopportabile e, a un certo punto, anche un unico sassolino in più fa scattare la trappola: si precipita. E quando si precipita, di colpo si perde proprio tutto, in un tritacarne che frantuma anche la più tenace resistenza.  
L’Autrice ci trascina nel vortice della Protagonista, direttamente all’interno della sua anima, sprofondata in un buco nero: è solo l’inizio di un viaggio alla ricerca della luce. Ma non c’è Virgilio a guidarla, e questa Donna ormai Nuda deve fare tutto da sola.
Annichilita e sbatacchiata come uno straccio dai marosi e del vento furioso, che la lambiscono e intendono portarsela via, a un passo dalla morte, con la forza della disperazione, cerca di aggrapparsi a qualcosa per resistere: prima qualche vaga immagine delle piantine portate in esilio con sé, poi i paesaggi di un inverno rabbioso al mare, canti di uccelli di una quercia e poi ancora, dopo le immagini vissute con lo spirito di una pittrice, emozioni talmente brucianti da risvegliare, piano piano il cuore: una zingara che non cerca la carità ma la elargisce in silenzio, un malato ormai rassegnato a trapassare ma sereno perché la protagonista gli terrà la
mano, la voce dei familiari lontani che la cercano.
Catarsi difficilissima, ma il grande pregio di questa Donna è che, dopo i primi tempi di sbigottimento quando le disgrazie incombono, riesce ad accettare la sfida, spalancando le braccia: sa che il libeccio soffia fortissimo, inutile mettersi contro, lo abbraccia, si fa trascinare, ma tiene in mano il filo di Arianna: resisterà? Non si perderà? Non si può anticipare nei dettagli la trama di questo Viaggio dell’Anima intenso e profondo, che parte dall’urlo di Munch, segue la tragedia greca, il dolore nella concezione di Carlo Emilio Gadda, descrive una
protagonista che non può vivere con gli occhi asciutti, talvolta Mary Poppins, ma con la forza e l’intensità di sentimenti della Giovanna D’arco di Mark Twain. Qui si impara che non è la forza bruta di Alessandro Magno a sciogliere i nodi, ma la pietas di San Francesco.
Colpisce, incontrando Annamaria, l’attenzione e l’ascolto attento, lo sguardo vivissimo, la cultura poliedrica, e la grande sensibilità. Le stesse caratteristiche della protagonista di questa opera, che spicca decisamente tra le produzioni letterarie attuali: un viaggio, colorato a tinte forti, dentro l’anima. 
Come guardare un autoritratto di Vincent Van Gogh.


Adelfo Maurizio Forni

Como, 13 agosto 2021




mercoledì 2 febbraio 2022

Agèmina è il mio amore per te Di Concetta La Placa

Agemina è il nostro amore

che, ricco di profonde emozioni,

stilla, ancora,

gocce di antica passione e si intreccia,

con ardore

di pensiero, ai nostri lunghi silenzi,

carichi di cesellato desiderio.

Si intarsia tra i solchi profondi

del sentimento

e scava negli incavi più tristi e malinconici

di quella vita agognata che non fu

e che, per sempre, mai più sarà.


©2022Concetta La Placa Premio Parole Nuove




AnimeDiVento

A volte... AnnamariaVezio

  A volte ci si sente traditi per un saluto non corrisposto per una carezza non ricevuta... Forse l'altro sta soffrendo la stessa mancan...