giovedì 18 febbraio 2021

ÁLGERE SILENTE (dimenticato) di G.Piero Donnici

 


È lì dimenticato,
a cercare un dio
che accenda la speranza
nel suo álgere silente,
un dio specchiato
in semplici gesti smarriti,
un dio che asciughi ogni lacrima
dal suo volto segnato,
un dio che accenda il suo desío
di ritrovarsi accanto a un fuoco
caldo di carezze
nelle pieghe di un álgere
sfumato nell'attesa
tra le rughe e le sue suole di cartone.
Cercherò anche io un dio
per carezzare i suoi silenzi,
un dio che ne lenisca
ogni mestizia con l'ebbrezza
di un abbraccio inaspettato.

@G.Piero Donnici Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021


Pandemia – (Algere) di Giampaolo Landoni Nilodan L. Gi. Pi.

 

Chiusi nell’àlgere
dalle pandemiche fauci
che non volendo andarsene
dipinge i nostri giorni di luci
gialle, arancione e rosse
scavando sotto ogni sole
innumerevoli cavità profonde
si rimane senza parole
nel vedere persone in affranto
davanti a quelle salme àlgere
di chi nel tempo ci stava accanto
e ora rimane solo un ricordo centrale
di quando il sole nel suo cielo
donando vita a ogni nuovo giorno
abbracciava il mondo intero
nel suo raggiante contorno.

©Giampaolo Landoni Nilodan L. Gi. Pi. Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021

Àlgere di Vincenza Laface

 

Quello che cerchi

non esiste
mi dicesti
Il tempo della ragione
non credesti
nella sua apparizione
Dimora
nell'àlgere radice
dell'albero antico
ove porgesti
il pianto
di un cuore affranto
Sprofonda
nella terra del rosso colore
non è capace di creare
atmosfera solare
quell'essere innaturale
Non è vero ti risposi
non dirmi eresie
e trova tu quella sfera vitale
che sgeli la dimensione glaciale
la soluzione svelare
nella Fede di speranza
nella sola danza
che la fa essere esagerata
la fa esistere anche infuocata
ma sempre circondata
da quella voglia smisurata
di voler far insistere chiunque
a credere che Lei è Vera
luce di luna piena
e se il mio sogno diviene
il sogno di qualcun altro
allora si creerà
la bianca veste
che mantiene
la nascita
dell'amore che tutto sostiene

@Vincenza Laface Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021



Potrei dire algere Di Roberto Dall'Olio

 


Potrei dire algere
Mettendo fuori il naso dalla porta
E scrivere arcaico
Un po' come l'universo aristotelico tolemaico
Ma il gelo che contrae il viso del mattino
Viene dai piedi
Troppo solitari
Come un girino
Senza lago
Come i miei pensieri
Senza spago
Come i miei giorni
Le mie passioni
Incise sulle tue nuvole
Sono velluto che lascia commossi
Soli

Ed eterodossi

@Roberto Dall'Olio Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021



Àlgere Di Matilde D'amore

 

Un freddo gelido
penetra il corpo
nell'oblio
della rugiada mattutina.
Il vuoto ha preso il posto
delle carezza, dei sorrisi,
che scaldano i momenti
del quotidiano.
Le parole perse
nell'eco del silenzio,
che geme e m'alge
nel vacuo tempo
di quello che è stato,
non resta più nulla
dell'intimità
amata voluta,
dei nostri corpi nudi
abbracciati,
nel gelo
di una rosa spuntata
nel giardino d'inverno,
avviluppata crosta
sul cuore pesa,
nel buio l'anima
si dispera, invano
il tuo nome
come sonito
nei pertugi stellati,
fra le ambasce
dell'aere,
in un Àlgere di ghiaccio.

©Matilde D'amore Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021

(Premio Speciale per toccante liricità)



Algere Di Tania David

 

Oblio
Potess'io
Aver
Della natura
L'impassibil forza
Affrontar senza turbamento
Il tragico dolor
Di questa vita.
M'alge invece
L'improvvisa
Tua indifferenza,
Fredda indolenza
Che grava sul cuore.
La via del desiderio
La luce della speranza
S'adugia
D'amarezza
E scoramento.
Eppur sfugge ancor
Dalle mie mani
Una carezza che
Da te non raccolta
Nell'aere permane
E si torce
In dolore
Compresso,
Taciuto,
Che si fa buio dell'anima,
Assenza
E di te
Perenne oblio.

©Tania David Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021


Inverno Di Michelina Giannitelli



Odi, tutto tace ora.
Par dormire la natura tutta
che, nel suo algere
attonita sta.
Odi, l'eco lontano della sirena che al lavoro incita.
Nell'aria gelida, rami spogli s'innalzano irti
nell'immensa campagna.
Ora, nell'aria il pungente algere si respira.
Inerme sta la terra
che par dormire.
Odi, lo schiamazzar d'oche, giù al laghetto,
il gran freddo non patiscono.
Inverno
avanzi nel tuo algere.
Un così pungente freddo, par voler gelare ogni cosa,
ogni avvenimento.
Assorto te ne stai, come per incanto,
a rimirar il lontano e freddo panorama nel tramontare.
Odi, il canto melodioso
di passeri solitari nell'algere tuo andare.
Lungo e gelido, il gran freddo tra le ghiacciate montagne.
Odi, tutto tace.
Il pungente e gelido freddo, nell' aria si respira.
Odi, tutto tace ora.
Par dormire la natura tutta che, nel suo algere, attonita sta...

 ©Michelina Giannitelli Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021



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A volte... AnnamariaVezio

  A volte ci si sente traditi per un saluto non corrisposto per una carezza non ricevuta... Forse l'altro sta soffrendo la stessa mancan...