Ci fu un tempo, del tempo che fu
quando la neve accarezzava
le porte della casa
e tutto il resto era ammantato di bianco...
A quel tempo, nel tempo che fu
nell’avvicinarsi all’avvento
ogni bimbo rimaneva in trepida attesa
nel calduccio del suo lettino,
giù, vicino al camino
proprio accanto all’albero colorato
e a pochi passi dalla capannuccia
sul tavolino accanto alla poltrona
assieme a mamma aveva preparato
alcuni biscotti e una porzione di torta
oltre che un bel bicchiere di latte...
Chissà, mentre era sotto le coperte
il bimbo si chiedeva
chissà cosa mi porterà quest’anno,
e mentre pensava cercava di ricordare
le lenti e bonarie parole della nonna:
_ mi raccomando, è durante tutto l'anno
che devi conquistarti la sua fiducia, perché lui lo sai
se fai il bravo, finisci i compiti
e hai rispetto oltre che dei tuoi genitori
anche di tutti i tuoi amici,
solo così ti porterà quel dono
che gli hai chiesto nella letterina _
Il bimbo sognante già immaginava
la mattina dopo, quando senz’altro
la mamma l’avrebbe chiamato
indicandogli il lucente pacchetto
depositato proprio a metà strada
fra l’albero e la capannuccia...
Non riusciva proprio a prendere sonno
finché la mamma, arrivata
per dargli il bacio di buonanotte,
e dopo aver aggiustato le coperte
nonna gli disse:
_dormi dolce amore mio, dormi
che così Babbo Natale può assolvere al suo impegno,
lo sai vero che lui
vuole trovarti addormentato
e dopo una lieve carezza, poggerà
il tuo dono al posto giusto _
C’è stato un tempo,
nel tempo che fu
quando attendevo la mattina del Natale
per la gioia di spacchettare tutti i regali,
adesso che sono grande
vorrei solo avervi tutti qui
e almeno una volta ancora, abbracciare i nonni
così presto volati via,
chissà cosa darei
forse tutti i regali che ogni anno
mi hanno fatto trovare davanti al caminetto,
eh sì scusami Babbo Natale,
non è che non ti apprezzi più
anzi ora parlo di te a mio figlio,
solo che da tempo ho compreso della realtà dei sogni
e senz’altro ho capito che quei regali
erano i nonni a depositarli per me, vicino al camino.
C’è stato un tempo,
del tempo che fu
quando non tutti i bimbi ricevevano ciò che in lettera
avevano chiesto, ed era allora
che i nonni con piccole cose
riportavano il sorriso a bimbi meno fortunati,
bastavano alcuni giocattoli
che il nonno con sapienza e pazienza,
col legno aveva costruito
così come i dolcetti
che la nonna aveva cucinato
per il caro nipote, in un tripudio
di gioia e sorrisi,
non mancavano poi i vestitini
che la mamma e il babbo
con sacrificio
avevano comprato per lui
facendo dell’esempio
una virtù della vita.
C’è stato un tempo,
nel tempo che fu
quando il Natale era forse ben poca cosa oltre all’evento Divino
un giorno dove ogni cosa trovava la sua giusta misura,
è così che ancora lo ricordo
nella memoria che ho.
C’è stato un tempo,
nel tempo che fu
quando da bimbo sognante aspettavo il Natale,
adesso che di tempo ne è passato, tutto mi sembra distante
ora ch’è solo suoni e lustrini, e del Divino evento
ci ricordiamo solo
per mettere la sua statuina
in un Presepe ai margini della vita
così ricca di cattivi esempi, violenze, guerre e distruzioni...
C’è stato un tempo,
nel tempo che fu Natale
chissà se almeno per te
tutto è rimasto uguale.
©Saverio Chiti, Natale 2023
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