giovedì 19 dicembre 2024

La leggenda del Natale Di Saverio Chiti

 Ci fu un tempo, del tempo che fu

quando la neve accarezzava

le porte della casa

e tutto il resto era ammantato di bianco...

A quel tempo, nel tempo che fu

nell’avvicinarsi all’avvento

ogni bimbo rimaneva in trepida attesa

nel calduccio del suo lettino,

giù, vicino al camino

proprio accanto all’albero colorato

e a pochi passi dalla capannuccia

sul tavolino accanto alla poltrona

assieme a mamma aveva preparato

alcuni biscotti e una porzione di torta

oltre che un bel bicchiere di latte...

Chissà, mentre era sotto le coperte

il bimbo si chiedeva

chissà cosa mi porterà quest’anno,

e mentre pensava cercava di ricordare

le lenti e bonarie parole della nonna:

_ mi raccomando, è durante tutto l'anno

che devi conquistarti la sua fiducia, perché lui lo sai

se fai il bravo, finisci i compiti

e hai rispetto oltre che dei tuoi genitori

anche di tutti i tuoi amici,

solo così ti porterà quel dono

che gli hai chiesto nella letterina _

Il bimbo sognante già immaginava

la mattina dopo, quando senz’altro

la mamma l’avrebbe chiamato

indicandogli il lucente pacchetto

depositato proprio a metà strada

fra l’albero e la capannuccia...

Non riusciva proprio a prendere sonno

finché la mamma, arrivata

per dargli il bacio di buonanotte,

e dopo aver aggiustato le coperte

nonna gli disse:

_dormi dolce amore mio, dormi

che così Babbo Natale può assolvere al suo impegno,

lo sai vero che lui

vuole trovarti addormentato

e dopo una lieve carezza, poggerà

il tuo dono al posto giusto _

C’è stato un tempo,

nel tempo che fu

quando attendevo la mattina del Natale

per la gioia di spacchettare tutti i regali,

adesso che sono grande

vorrei solo avervi tutti qui

e almeno una volta ancora, abbracciare i nonni

così presto volati via,

chissà cosa darei

forse tutti i regali che ogni anno

mi hanno fatto trovare davanti al caminetto,

eh sì scusami Babbo Natale,

non è che non ti apprezzi più

anzi ora parlo di te a mio figlio,

solo che da tempo ho compreso della realtà dei sogni

e senz’altro ho capito che quei regali

erano i nonni a depositarli per me, vicino al camino.

C’è stato un tempo,

del tempo che fu

quando non tutti i bimbi ricevevano ciò che in lettera

avevano chiesto, ed era allora

che i nonni con piccole cose

riportavano il sorriso a bimbi meno fortunati,

bastavano alcuni giocattoli

che il nonno con sapienza e pazienza,

col legno aveva costruito

così come i dolcetti

che la nonna aveva cucinato

per il caro nipote, in un tripudio

di gioia e sorrisi,

non mancavano poi i vestitini

che la mamma e il babbo

con sacrificio

avevano comprato per lui

facendo dell’esempio

una virtù della vita.

C’è stato un tempo,

nel tempo che fu

quando il Natale era forse ben poca cosa oltre all’evento Divino

un giorno dove ogni cosa trovava la sua giusta misura,

è così che ancora lo ricordo

nella memoria che ho.

C’è stato un tempo,

nel tempo che fu

quando da bimbo sognante aspettavo il Natale,

adesso che di tempo ne è passato, tutto mi sembra distante

ora ch’è solo suoni e lustrini, e del Divino evento

ci ricordiamo solo

per mettere la sua statuina

in un Presepe ai margini della vita

così ricca di cattivi esempi, violenze, guerre e distruzioni...

C’è stato un tempo,

nel tempo che fu Natale

chissà se almeno per te

tutto è rimasto uguale.


©Saverio Chiti, Natale 2023



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