Nella stanza la luce chiara del giorno
si versa nel mio sangue scuro.
La vena scorre nel tempo
chiuse sulla mia fronte
per raggiungermi nei sogni riposti
nel buio della memoria.
Era il mio turno, dovevo partire
intorno a me non c'era nessuno
dovevo lasciare una lettera.
Era il mio turno, perchè ero giovane
e andavo a cercare sulle mappe
il sentiero invisibile della mia vita.
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