In questa sera già buia
la nebbia s’è fatta padrona
di ogni istante di luce.
Davanti ai mei occhi
solo un muro grigio
di un’umidità imperforabile.
Intubato nel mio intabarro
camminando nel mio chino
la mascherina mi copre il viso.
Con le mani serrate in tasca
sotto sciarpa e cappello
lo sguardo sta forzato sull’avanti.
Nell’irreale cupo silenzio
solo il rumore dei miei passi
echeggia nell’intorno fantasma.
Sfumando nel suo lontano
una sirena mi fa trasalire
ricordando il declino della tua luce.
Ormai poca è la strada
poi sarò di nuovo a casa
e la nebbia sarà solo un ricordo.
Già mi vedo varcare la porta
del nostro domestico alveare
dove l’anima mia ora sta sola.
Dalla finestra guarderò la nebbia
sognando il tuo antico calore
al tepore del radiatore.
Pensandoti al mio fianco
rivivrò attimi d’immenso amore
scacciando della solitudine la paura.
Immagine©2012AnnamVezio
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