Si smarrisce lo sguardo,
s’affievoliscono le membra
in quest’abisso di miseria umana
stretto in una morsa atroce
che non conosce fine,
che non conosce armistizio.
Nella fragilità del sentimento
si dipana il pensiero
lungo il sentiero dei meandri mentali
mentre lacrime copiose
salgono dal cuore
e inondano l’umanità.
Scandaglio l’anima
tra le pieghe del dolore,
oscure tenebre trafiggono il seno
nell’incertezza del domani
In sì inòpia di tragedia umana,
di povertà, di tremore e terrore,
di strage di innocenti
la speme non si perde
e come lumicino in seno aleggia…