mercoledì 12 febbraio 2025

PER AMORE di Silvana La Perna

 


Fuggivi dal tuo passato,
dal dolore da tutti incompreso...
avevi l'aria di chi vuole scomparire
con appena uno schiocco di dita,
avevi l'aria di un uccellino impaurito
caduto dal nido.
Lei... nutriva il tuo corpo
ma l'anima tua gettava via
come uno straccio logoro.
E tu bramavi carezze e abbracci
che mai arrivavano
e in cuore tuo la maledicevi
ma d'amore immenso era l'urlo tuo!
Angelo disperato,
se tu sapessi
quanta bellezza c'è in te!
Nel tuo specchio nemico
vedevi riflessa l'immagine
di una sconosciuta...
e vomitavi tutto e tutti
persino la mela
che avevi osato mangiare.
E su e giù per le scale
per smaltire anche la pelle
rimasta attaccata alle ossa.
A tu per tu col cielo
aprivi le braccia...
sembravan fuscelli
attaccati ad un grello corpo
divorato dalla malerba!
Aprivi le braccia
come Gesù in croce
e a un Dio sconosciuto
chiedevi aiuto!
La forza di un amore
ti ha salvata,
per tuo figlio hai ripreso
una vita che non volevi più
nutri il suo piccolo corpo col tuo...
la sua anima avvolgi
d'un amore infinito!

© Silvana La Perna

PremioParoleNuove AnimaDiVento 2025


Grello Di Lucia M.

 

Dopo l'inverno
Passeggio adagio nel bosco
Mi inebrio di nuova e fresca natura
che lenta si risveglia alla vita.
Nuovi i germogli,
Nuove le gemme,
Nuovi i profumi,
Nuova la vita che intorno
si intreccia col tempo che passa.
Scorgo la giovane primula gentile
giallo è il suo fiore,
che cerca i primi raggi di sole
La Scilla del bosco è
Blù come il cielo,
E tra le foglie morte da tempo
Il ciclamino sorride contento .
In fondo alla radura, un poco discosto
Un GRELLO mazzolino profuma
baciato dal sole:
E' il Mughetto, fiore piccolino ma perfetto.
Esile è lo stelo mosso dal vento
Bianco il suo fiore perfetto
Gracile è l'insieme che coraggioso
Si protende verso il caldo dei primi raggi di sole.


©L M.
PremioParoleNuove AnimaDiVento2025



G R E L L O di Enzo Di Giovanni

 


Filo spinato e la neve
mentre grello si aggirava
sognando bucaneve
quell'odore lo straziava.
Sfocato il filo spinato
tutt'intorno alle baracche
non ricorda quand'è nato
stelle gialle sulle giacche.
Ciminiere sempre accese
che bestemmiavano il cielo
tanti fumi tante ascese
tanto assurdo e tanto gelo.
E sentiva la mancanza
della mamma strappata
dall'odio ed arroganza
gli mancava l'abbracciata.
E grello in visino smunto
che pareva rassegato
grave odore di bisunto
e l'amaro nel palato.
Voleva solo morire
e raggiunger tra le stelle
quella che era più brillante
tra gran baci e caramelle.

©Enzo Di Giovanni
PremioParoleNuove AnimaDiVento2025




AnimeDiVento

di Annamaria Vezio