Fuggivi dal tuo passato,
dal dolore da tutti incompreso...
avevi l'aria di chi vuole scomparire
avevi l'aria di un uccellino impaurito
caduto dal nido.
Lei... nutriva il tuo corpo
ma l'anima tua gettava via
come uno straccio logoro.
E tu bramavi carezze e abbracci
che mai arrivavano
e in cuore tuo la maledicevi
ma d'amore immenso era l'urlo tuo!
Angelo disperato,
se tu sapessi
quanta bellezza c'è in te!
Nel tuo specchio nemico
vedevi riflessa l'immagine
di una sconosciuta...
e vomitavi tutto e tutti
persino la mela
che avevi osato mangiare.
E su e giù per le scale
per smaltire anche la pelle
rimasta attaccata alle ossa.
A tu per tu col cielo
aprivi le braccia...
sembravan fuscelli
attaccati ad un grello corpo
divorato dalla malerba!
Aprivi le braccia
come Gesù in croce
e a un Dio sconosciuto
chiedevi aiuto!
La forza di un amore
ti ha salvata,
per tuo figlio hai ripreso
una vita che non volevi più
nutri il suo piccolo corpo col tuo...
la sua anima avvolgi
d'un amore infinito!