venerdì 12 maggio 2023

SILENZI E SIBILI di Silvana La Perna


Pensieri positivi
districano fili aggrovigliati
e lentamente si tramutano in sussurri!
Svanisce tra i pini
lo zezzìo del vento,
s'espande il soave profumo
ed è ancora... silenzio!
Cullato dalle stelle
il bianco raggio della luna
nel silenzio dolce della notte.
Silenzi... silenzi,
intersechi sibili
appena appena udibili
che solo telepatiche menti percepiscono...
silenzi e sibili
che discernono la disperazione o l'amore,
la stanchezza di membra esauste,
silenzi per chi brama riposo,
e sibili che gridano aiuto!
Malumori, rabbia,
silenzi maledetti che mordono l'aria!
Accorato lamento di silenziose lacrime
che scendono zigzagando da occhi bambini...
solo una carezza,
solo un abbraccio chiedono da distratte madri
che amor non sanno dare.
Silenzi odiati,
silenzi amati dal poeta...
l'urlo amaro dei suoi versi, silenzi
nei dipinti degl'indimenticati pittori di ieri!
Silenzi e sibili in tutto l'immenso sentire dell'essere!
Silenzi
che s'intrufolano nelle inutili parole
per farle tacere e non romper l'incantesimo,
opulenti silenzi che tutto dicono,
bagliori di febbre negli occhi degli innamorati scintillano...
mani ansiose toccano l'infinito...
zezzìi profumati
frusciando tra lenzuola di seta
i sogni abbracciano!

©Silvana La Perna PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



ZEZZIO di Tonia Cirigliano

 


Che zezzio è diventato questo mondo,
così mi vien da dire...
Dov'è finita la nostra nobiltà, il bello agire...
Ora niente ha più un significato, neanche
il sibilo del vento...
S'ode soltanto, e tira
a destra e a manca,
e sbatte, sradica,
sfascia continuamente...
E noi chiudiamo gli occhi bella gente,
per non vedere dove stiamo andando...
Ma non è il vento,
non ci rendiamo conto...
Abbiamo ridotto a zezzio questo mondo!

© Tonia Cirigliano PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



ZEZZIO di Macia Ciano

 

Corre violento
il tuo cuore
sorpassa le strade
del tempo
come un zezzio di vento
travolge ogni
mio sentimento
sotterra un viso appassito
dalle rughe e dall'arresa
così goccia nel corpo si posa
ed è lì che fiorisce una rosa


© Macia Ciano PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



Zezzìo! Un alito di vento Di Vincenzo Lagrotteria

 


Zezzìo! Un alito di vento
Dall’estasi sommerso
con animo e cuore
senza meta girovagavo
fra i ricordi immerso.
Un lieto zezzìo richiama
alla realtà del presente
il mio invano ricordare
quel tempo, che mi fu lieto.
Fu così che ho ritrovato
il mio essere, vivente
animo e cuore in armonia,
mi ero smarrito, m’ero perso
in quei amorevoli ricordi.
Giunse al mio udito
come fosse il ronzio
tipico delle zanzare,
inducendomi a togliere
dal pensiero i ricordi,
e scuotere le mani
come si fa per allontanare
il fastidioso insetto.
Fu un attimo, propizio
mi destai dall’estasi
quel zezzìo era così lieto,
lieve come un alito di vento
dolce armonioso, soave
che quietò il mio nervoso;
inducendomi ad ascoltare
quella sua lieta melodia.
Sentii come una carezza
che mi acquietava il cuore
distogliendolo dal vano pensare
colei che è stata la Musa mia
che mai più da me ritornerà
in questa mia vita, oppressa.

Dedico il mio pensiero su Zezzìo, alla nostra bella Italia 25 Aprile 2023

©Vincenzo Lagrotteria   PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



ZEZZIO di Libera Di Donna

 

Troppo presto per morire.
Diciassettenne anni più o meno.
Una giovane che aiuta la famiglia a cercare libri per i fratelli.
Napoli il retfilo come l'abbiamo sempre chiamato.
Il mercato dei libri usati dietro l'università.
Le strade dove sono nati poeti, musicisti, attori.
Gli occhi pieni di quei sogni di chi ha desiderio di vivere quelle storie.
Adesso è tardi, bisogna tornare a casa.
Il retfilo è davanti a lei, i libri pesano, ma è un dolce fardello.
Improvvisamente uno ZEZZIO gli sfiora i capelli.
Si sente tirare in un negozio e la saracinesca va giù di colpo.
Un uomo gli fa segno di far silenzio.
Via dalla vetrina!
Fuori la gente per terra si copriva il capo.
Una macchia che correva e sparava, dietro quella della polizia che rispondeva al fuoco mitragliando.
Ci volle un ora buona.
Il negoziante le fece telefonare alla madre.
Lei inventò una scusa.
La ragazza ritornò qualche tempo dopo, ma il negozio non c'era più.
Il sibilare di quegli spari e il loro ZEZZIO è ancora tra i suoi capelli.
23/04 2023

© Libera Di Donna  PremioParoleNuove AnimaDiVento2023




Zezzìo Di Cristina Pia Sessa Sgueglia

 


Ero ancora una piccola bambina
di scuola ignorante ma indovina
Così conobbi il senso del rumore
Che entrò nel mio piccolo cuore.
Boati d'oltre terra e intensi fischi
Turbarono cuore e mente in dischi
Capii che non era festa patronale
Ma lo zezzìo: rimbombò in ogni viale.
Terrore fracassò il tempio del paese
E ancor sento il boato e le sue spese
Nei sotterranei entrammo più dolosi
E gli abbracci furono medicamentosi.
Non ho mai più quel tempo cancellato
Della paura che ha il cuor un po' segnato.
Son madre e nonna ancora esuberante
E di quel tempo di storie ne racconto tante.

© Cristina Pia Sessa Sgueglia  PremioParoleNuove AnimaDiVento2023






Zezzìo Di Iside Nannini

 


Un sibilo di vento che ti scompiglia i capelli,
che fa ondeggiare l'erba e le fronde degli alberi
e tu resti incantata
ad ammirare quella stupenda danza.
Poi all'improvviso un pensiero ti fa sobbalzare
e la tua mente ti porta lontano
e vedi gli occhi terrorizzati di un bambino
che capisce che quel sibilo non è vento,
ma un proiettile che come ogni giorno
fende l'aria vicino a lui
portandogli via la speranza in un mondo migliore.

© Iside Nannini   PremioParoleNuove AnimaDiVento2023



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