Ricorderai il mio crobilo
in una notte di novembre
quando fuori la nebbia era fitta
per sempre le foglie morte.
Ricorderai quella mia treccia fitta,
che mi sciogliesti lentamente, con delicatezza, per rendermi ancora più sensuale,
mentre ardevamo di desiderio in quella oscurità d’amore.
Ricorderai che fu una notte
in cui il fuoco arse senza sosta.
Testimoni muti furono solo le stelle
e la luna, eppure quella tenebra
non vide mai il mattino.
Ora, io e te siamo solo meteore d’amore disperse in un cosmo
fitto di nebbie, che non ci appartiene più.
Vaghiamo eternamente nel nulla,
come quei giorni che non sono più.
©2024 Concetta La Placa PremioParoleNuove AnimaDiVento
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