Come un tic tac di gocce
vanno i miei minuti nella noia,
scendono a pioggia lieve
Voci intorno non ne sento
anche se casa ha in giro gente
che si dibatte in un vociare,
sto fermo nel fluttuare abulico.
Rigiro pensieri inefficaci,
pigro m’arrotolo in me stesso
ed alla mente do il vuoto
per non affaticare l’intelletto.
Giorno di tedio mi razzia,
penso di muover quattro passi
ma il corpo è come marmo,
forse domani rinascerò ancora.
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