Triste scenario
di vite sguarnite,
vite sciupate dalla noia feroce
gusci vuoti
spaccati dall'inerzia!
E stiamo lì
come statue di marmo
seduti comodamente
su sedie di ghiaccio
incastrate
sulla terra sonnecchiante
che aspetta primavera.
Stiamo lì
a fissare il vuoto,
immobili
con le mani in mano
lasciando che i negligenti pensieri
s'arrampichino come tralci
di foglie rampicanti.
Davanti ai vitrei occhi
formicolii ed ombre
che oscurano le movenze
del mondo fuori.
Apatico torpore
d'un umanità indifferente .
E vago nella notte
in luoghi sconosciuti...
l'inconscio si sveglia
e bizzarre chimere
mi catapultano in passati
che percorrono tutti i tempi.
E non ho voce,
non ho grido...
sto lì'
come una statua di marmo
sotto il firmamento stellato
dinanzi ad un albero d'ulivo
seduta su una sedia di ghiaccio
incastrata sulla sonnecchiante terra
che assorbe perle scarlatte
scese della Tua fronte innocente.
E non consolo il Tuo dolore,
non abbraccio la TUA umana paura.
Sto lì' seduta
malata di desìdia
guardo inerte l'infausto scenario
stringendo il Tuo sudor di sangue
nel pugno vigliacco.
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