Immobile siedo, braccia distese
a carezzar la terra
che d'erba fradicia profuma
D'altre lunghe attese
e di possente guerra
per scelta o per fortuna
ignara, adesso attendo
nel dilucolo d'un'alba cristallina
l'unico abbraccio mai disconosciuto
Colpevole d'un sogno astratto
- che di passi ha infittito la via
tristezza e pianto ha conosciuto
e forza ha distratto
ma senza ipocrisia -
in un soffio di voce
ora lo chiedo
e nel chiarore che da notte affranca
finalmente vedo.
7 Febbraio 2022
©Francesca Montomoli PremioParoleNuove AnimaDiVento2022
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.