Mia madre sorrideva nervosa, intervallando scrosci di parole dissonanti a silenzi asfissianti, sentivo il rumore dei suoi pensieri e il suo tremore defluì nel fiume che capriccioso mi scorreva dentro, l’abbracciai.
Recuperai quell’abbraccio che non aveva saputo darmi e l’offrii a lei, lo lasciai attorno alle sue spalle per due anni, tanti erano quelli diagnosticati e quelli furono. Un abbraccio lungo due anni che volle coprirne venti, e, divenne largo e potente come l’abbraccio del cielo alla terra.
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©2007 AnnadelmareDelSì AnnamariaVezio
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