Con paura vitale
mai ho voluto provare
ma, alle fine son salito in cattedra
di una giovane puledra.
Non trovando una giusta posa
io nel mio teso e lei nervosa
sentendola sbuffare a dilatate forge
mi sentivo cavalcare dalla morte.
Guardandomi a destra e a manca
presi a spronarla sull’anca
non l’avessi mai fatto…
impennandosi, mi ha disarcionato.
Dall’impatto sul manto erboso
ho sentito un dolore molto rognoso
e non riuscendo ad alzare una mano
mi maledissi dall’aver provato.
Come se nulla fosse successo
lei, guardandomi come se fossi un fesso
chinando il suo capo a froge aperte
starnutì più volte sull’erbe.
Guardandola
e maledicendola
ormai libera dal mio peso
scaricò a terra il contenuto di un peto.
Con l’ultima forza a disposizione
rotolando via da quella posizione
ma dal letto, a terra con cuscino e lenzuola
pur quella non fu una bella cosa
©Giampaolo Landoni Nilodan L. G. P. Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021
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