Un algere scese lento
nel dolor abbattimento
si distese la creatura
sulle foglie la natura.
Intorno alberi spogli
pungitopo agrifogli
con la neve che scendeva
bianca veste l'avvolgeva.
Le cantò un pettirosso
dietro schivo a ridosso
una nenia di riposo
in attesa del suo sposo.
Dove vado a parare
ora di certo non lo so
ma continuo a sognare
e continuo a rimare.
Mi sostiene la fantasia
mi sostiene la frenesia
in attesa del risveglio
e del sonno suo che veglio.
L'algere sarà un ricordo
una nota un accordo
spuntano già i bucaneve
si stiracchia primavera.
@Enzo Di Giovanni Premio Parole Nuove AnimaDiVento2021
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