Tu sei per me come il rosso di un tramonto
Lo guardo, m’inebria
ma non mi riscalda
Scompare lento oltre l’orizzonte
l’effimero mendace suo tepore Invano inseguo il suo riflesso
Le colorate fasce luminose
di quell’immenso che mai fu
Cinge esausti i miei fianchi
il buio che mi assale
I lacci suoi nefasti inducono alla resa
Zezzìo che fende impietoso
il genuino ardore dell’anima mia
La lotta solitaria respinge il tuo sospiro
Lontano, inudibile
eppure così caro alla vita
Sola! Sola! Garrisce una rondine lontana
La terra implora le tue lacrime!
Le stelle ora mi appaiono sbiadite lasciando i miei occhi
per sempre in cerca dei tuoi
© Raffaella Candelli PremioParoleNuove AnimaDiVento2023